È l’ultimo film di Cary Grant, una leggenda che camminava. Non correva: camminava. Faceva in modo che tutto avvenisse con discrezione e classe, senza precipitarsi. Non è vero: Cary Grant correva. Anche quando voleva camminare. Nessuno ha saputo dare al proprio charme la stessa vellutata voglia di rocambolesca avventura.
Poco importa che il canovaccio alla base della storia sia già stato usato: è una delizia di commedia sullo sfondo della Tokyo olimpionica del 1964 in cui gli equivoci lasciano spazio alle macchinazioni argute e romantiche del divo – del cui elegante baronetto, a ben vedere, sappiamo anche poco se non sporadiche notizie. Effervescente e spiritoso, il film si avvale di un cast in forma che si stringe in coro attorno a Grant, che anche coi capelli grigi e gli occhiali mantiene lo scettro di re della commedia sofisticata: squisito.
CAMMINA, NON CORRERE (WALK DON’T RUN, U.S.A., 1966) di Charles Walters, con Cary Grant, Samantha Egger, Jim Hutton, John Standing, Miiko Taka, Goerge Takei. Commedia. ** ½