Iaia Fiastri scrisse questa commedia teatrale con musiche alla metà degli anni settanta per Garinei & Giovannini, ma l’avrebbe potuta scrivere in qualunque altro momento storico. È una pochade, una farsa senza troppe pretese con i personaggi battezzati con nomi ordinari (Anna, Marco Rossi, Antonio Bianchi), che si presta soprattutto ad essere un veicolo per esaltare la maestosa Monica Vitti (che sostituì la titolare Ornella Vanoni e fece man bassa di premi con la sua smaniosa Anna/Lisa) più che la rappresentazione di una crisi umana.
Di impianto fortemente teatrale, con qualche momento morto dovuto al dilatamento della vicenda, è la storia di una donna che, sentitasi trascurata dal marito giornalista che tuttavia l’ama, si sposa con uno psicologo. Accanto alla mostruosa Monica (costretta dalla discutibile sceneggiatura a parlare direttamente al pubblico), Johnny Dorelli ed Enrico Maria Salerno sono gustosi ed Edwige Fenech, usata forse per ragioni commerciali, se la ride. Seccante la modalità del velino.
AMORI MIEI (Italia, 1978) di Steno, con Monica Vitti, Johnny Dorelli, Enrico Maria Salerno, Edwige Fenech. Commedia. **