Always è tra i film meno ricordati di Steven Spielberg, forse pure tra i più criticati: anche solo per questo, merita una revisione. Giudicato all’epoca datato, anacronistico, debole, col senno di poi segna, assieme all’immediatamente successivo Hook, uno dei binomi più nitidi nel definire le coordinate intimistiche del suo cinema spettacolare. Se da una parte v’è la sincera, accorata, tenera propensione a mettere in scena una storia romantica, tratta da Joe il pilota di Victor Fleming, dall’altra si stagliano virtuosismo, esibizionismo, sofisticatezza.

La grande favola tecnologica tipicamente spielberghiana si ritrova al crocevia di una cinefilia alimentata dal bisogno autoriale di connettersi alle più profonde armonie del tempo perduto. Always è letteralmente una madeleine: evocazione del cinema del passato, buoni sentimenti di giorni lontani, atmosfere rarefatte di un istante sfuggente.

Recuperando il fantasy del cinema classico, dove l’elemento umano è sottoposto ad un’avventura paranormale utile a coloro che restano sulla Terra, Spielberg amplifica la sua vocazione nostalgica dando voce al bambino: il suo sguardo è certo influenzato dalla maturità, ma la macchina da presa mantiene un esercizio dello stupore né più né meno come nel capolavoro E.T., realizzando quella che di fatto è la sua prima vera storia d’amore.

Forse più legato ad un’esigenza personale che al tentativo di rinverdire una commedia da vecchia Hollywood in quel momento abbastanza centrale nella politica dell’entertainment tra Reagan e Clinton, è uno degli ibridi di Spielberg, che ritrova il feticcio del corpo attoriale di Richard Dreyfuss nella forma evanescente del fantasma innamorato. Memorabili per struggente emozione il ballo sulle note di Smoke Gets in Your Eyes e l’incontro sott’acqua tra Dreyfuss e la sua compagna Holly Hunter. E, soprattutto, è commovente la presenza di Audrey Hepburn, angelo al suo ultimo, indimenticabile, volo sul grande schermo.

ALWAYS – PER SEMPRE (ALWAYS, U.S.A., 1989) di Steven Spielberg, con Richard Dreyfuss, Holly Hunter, Brad Johnson, John Goodman, Audrey Hepburn, Robert Blossom. Fantastico sentimentale. ***