Si narra che Mario Cecchi Gori si divertisse a riempire il cast in continuazione, dilatando la durata del film(etto) fino all’eternità e mettendo nei guai Castellano & Pipolo che non sapevano cosa e dove tagliare. Del film ci sono almeno due o tre versioni e tutte durano una sproposito. Avrebbe voluto essere l’aggiornamento dell’omonimo prototipo di Mario Camerini del 1939, ma è un’antologia patinata di immagini pubblicitarie, una brochure pronta per essere sfogliata e gettata nel cestino, uno dei tanti manifesti del decennio firmati dalla “coppia carbone”.
È solo una passerella per i più celebri attori del periodo, che non vale molto né come commedia all star né in quanto film ad episodi. Sciapito per essere buoni, senza mordente, composto da storielle perlomeno poco appassionanti e abbastanza risapute, un album delle figurine della scuderia Cecchi Gori che fa parte di quella categoria di film pensati, prodotti e girati direttamente per le prime serate della tv commerciale. Zenit dell’assurdo un Paolo Villaggio robot umanoide; terrore puro per le ambizioni da comica muta di Heather Parisi; ma l’apice della malinconia è tutto di Nino Manfredi, ex divo alcolizzato che sponsorizza il centro commerciale.
GRANDI MAGAZZINI (Italia, 1986) di Castellano & Pipolo, con Enrico Montesano, Massimo Boldi, Laura Antonelli, Paolo Villaggio, Lino Banfi, Nino Manfredi, Renato Pozzetto, Christian De Sica, Ornella Muti, Leo Gullotta, Gigi Reder, Michele Placido, Simonetta Stefanelli, Alessandro Haber, Massimo Ciavarro, Sabrina Salerno, Eva Grimaldi, Heather Parisi, Franco Fabrizi, Paolo Panelli, Rosanna Banfi. Commedia. *