Aggiornamento bolso e scialbo del mito di Camelot. Il problema non sta tanto nella messinscena, corretta quanto basta, quanto proprio nel senso dell’operazione: davvero non c’era un’idea migliore della deriva da soap opera per offrire una nuova lettura al mito di Re Artù e della Tavola Rotonda? Davvero serviva riesumare l’antico repertorio per dare un pretesto alla ripresa del cappa e spada all’epoca del neoromanticismo hollywoodiano?
Con il passo lento del kolossal che non può né sa essere e lo sguardo anacronistico di chi si perde in un immaginario troppo filtrato dalla favola romantica, Zucker si può soltanto fino ad un certo punto affidare al gigionismo di Sean Connery e al fascino selvaggio ma composto di Richard Gere. L’eroe sembra vagare senza speranza alla ricerca di Julia Roberts, ma la sciapitezza di questa Ginevra fedifraga della diva mancata Julie Ormond è un grosso difetto.
IL PRIMO CAVALIERE (FIRST KNIGHT, U.S.A.-G.B., 1995) di Jerry Zucker, con Sean Connery, Richard Gere, Julia Ormond, Ben Cross, Liam Cunningham, John Gielgud. Avventura. *