12° Biografilm Festival | Recensione: Il segreto delle calze – Hold Me Tight(s)

IL SEGRETO DELLE CALZE – HOLD ME TIGHT(S) (Italia, 2016) di Nicola Contini. Documentario. **

Dopo la chiusura forzata della loro industria tessile nell’entroterra toscano, due coniugi sessantenni decidono di trasferirsi in Cina per proseguire la produzione delle calze. Alternandosi tra l’Italia e il Sol levante, ci restano per dieci anni.

È la storia di una donna che non concepisce la vita senza lavoro poiché lavorare significa realizzare qualcosa per sé e per gli altri. Allo stesso tempo, è il racconto di una famiglia, necessariamente divisa in due continenti, che prepara la ricomposizione: il pedinamento, infatti, riguarda gli ultimi giorni della protagonista nella fabbrica cinese.

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Emerge la solitudine di una donna forte che, per limiti linguistici ma anche forma mentis, benché ammirata da operai e superiori, non riesce ad integrarsi in una società che non concepisce, a suo dire, la cura delle cose. Ed è pure un omaggio alla qualità, come si vede dalla consumata esperienza con cui vengono vagliate le calze buone e quelle cattive.

Interessante soprattutto come documento, attraversato dalla straniante voce narrante di un’attrice che interpreta la protagonista di cui però riconosciamo da subito la differenza rispetto all’innesto sonoro, godibile senza essere travolgente.

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