Recensione: Beautiful Boy

LORENZO CIOFANI

BEAUTIFUL BOY (U.S.A., 2018) di Felix Van Groeningen, con Steve Carell, Timothée Chalamet, Maura Tierney, Amy Ryan, Timothy Hutton, Kaitlyn Dever, Andre Royo, LisaGay Hamilton. Mélo. **

All’origine di Beautiful Boy ci sono due autobiografie, che sono quelle del padre e del figlio protagonisti della storia. La prima si chiama Beautiful Boy: A Father’s Journey Through His Son’s Addiction; la seconda, Tweak: Growing Up on Methamphetamines. Il titolo del film riprende quello della vicenda scritta dal punto di vista del padre, ma è chiaro che il lavoro di scrittura ha chiamato in causa entrambe le prospettive, privilegiando una focalizzazione titolare sul ragazzo, tossicodipendente che ha il fascino elegante e malinconico di Timothée Chalamet.

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Malgrado nei fatti sia deuteragonista, il giovane (il cui volto adolescenziale permette di interpretare ancora personaggi più giovani) ha raccolto una valanga di candidature come attore non protagonista. Calcoli elettorali, certo, ma che in…

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