Diciamolo subito: se il primo Batman era più che riuscito, il suo secondo episodio è anche migliore. Prima di tutto per la costruzione intrigante della trama. Poi per lo sfarzoso ed elegante sforzo tecnico (scenografie, costumi, montaggio, fotografia). Ma più di tutto per il cast, davvero perfetto.
La storia segue, a grandi linee, la stessa matrice del precedente: c’è un “cattivo” (il Pinguino) che vuole riscattarsi per un torto del passato (essere stato abbandonato dai genitori nelle fogne di Gotham City perché inguardabile) ed impossessarsi della città (alleatosi con il perfido industriale senza scrupoli Max Shreck). L’intervento dell’uomo pipistrello si dovrebbe quindi rivelare provvidenziale (nonostante venga diffamato dallo stesso antagonista), ma a mettere i bastoni fra le ruoto c’è la sensuale e malefica Catwoman (che poi altri non è che la segretaria ex-bruttina ed ex-impacciata di Shreck).
Ancora una volta il geniale Tim Burton si misura con il tema della…
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