Da oggi al cinema
AD ASTRA (U.S.A.-Brasile-Cina, 2019) di James Gray, con Brad Pitt, Tommy Lee Jones, Ruth Negga, Liv Tyler, Donald Sutherland, Jamie Kennedy. Fantascienza drammatico. ***
La nostra è l’epoca della sci-fi che ha subordinato l’avventura nell’ignoto spazio profondo alla riflessione filosofica dentro gli spazi più ignoti del nostro profondo. Nel ricordo di 2001: Odissea nello Spazio e Solaris, Gravity e Interstellar hanno ribaltato la prospettiva di un genere che ha progressivamente abbandonato la sua dimensione più movimentata – lasciandola appaltata al rinnovato universo di Star Wars – per votarsi ad una prospettiva più metaforica e meditativa.
Ad Astra s’inserisce nel solco di questa tendenza, dimostrandone altresì le problematiche. Se il cuore della narrazione americana dello scorso decennio era incentrata sul “tornare a casa” in parallelo con la tragedia bellica, quello di questa decade ormai prossima alla conclusione sembra essere la fuga verso la massima espressione dell’altrove come figura retorica…
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