Titolo entrato nel gergo per parlare di una coppia che si lascia in malo modo: non capita spesso di creare qualcosa che diventa modo di dire, e questo succede quando il film scatena entusiastico scalpore in chi lo vede. È un fatto inerente la fruizione, che per quanto riguarda questo film è stata molto fortunata. Prima di allora raramente s’era visto un divorzio da far invidia ad una vera guerra senza esclusione di colpi, raccontata con i toni della commedia acida, cattiva, nera pur affrontando un tema serissimo e doloroso.
Dietro la macchina da presa, Danny DeVito ci mette ritmo e grinta, non si fa scrupolo a mettere in scena i deliri di due coniugi più impegnati a sbranarsi a vicenda che a cercare una soluzione, ritagliandosi la sapida parte del narratore, un avvocato di grido la cui vita si intreccia – povero lui – con quella dei Roses.
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