Recensione: L’ufficiale e la spia

LORENZO CIOFANI

L’UFFICIALE E LA SPIA (J’ACCUSE, Francia-Italia, 2019) di Roman Polański, con Jean Dujardin, Louis Garrel, François Damiens, Emmanuelle Seigner, Grégory Gadebois, Mathieu Amalric, Melvil Poupaud. Storico drammatico. ****

Je suis Dreyfus. Oppure: Dreyfus c’èst moi. E lo stesso Roman Polański a dircelo. O perlomeno a indicarlo col dito. D’altronde non è difficile leggere nella filigrana del celebre caso le coordinate della vicenda giudiziaria dell’autore. Come si sa, il capitano Alfred Dreyfus, condannato per aver passato segreti militare all’impero tedesco, fu accusato ingiustamente in quanto tra i pochi ebrei nell’esercito francese. Solo l’impegno dell’ufficiale Georges Picquart permise al militare, dopo un decennio di lotta, di essere scagionato e liberato.

J’Accuse (che in Italia uscirà con il più asettico titolo L’ufficiale e la spia, traduzione di quello utilizzato dal mercato internazionale: come se quell’espressione resa celebre da Emile Zola non fosse già nell’immaginario e nei libri di storia proprio per…

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