Recensione: Parasite

Una storia di fantasmi e angeli sterminatori, odori che tradiscono le origini e mutandine con le quali eccitarsi, pesche come armi e rocce misteriose, passaggi segreti e messaggi in codice. In equilibrio tra le ambizioni intellettuali e la mano tesa al pubblico, ragionando con la geometria e la politica (sopra e sotto, verticale e orizzontale, dentro e fuori), Bong libera la propria potenza visionaria in un coacervo di metafore e doppie letture, riuscendo a svincolare il dato particolare portando la storia su una dimensione più globale, costruendo un film fruibile a tutte le latitudini.… Read More Recensione: Parasite

Recensione: Burning – L’amore brucia

Cinema piromane che accende fuochi nel vuoto assordante di vite incomplete, quello di Lee Chang-Dong è un film che per circa un’ora e mezza monta la tensione – con una fluidità e una tenuta del racconto pari all’addomesticamento della gravitas in funzione di un accesso più favorevole nei meandri dell’ambiguità – attorno a un nucleo narrativo costituito prima dalla coppia formata da Jong-soo e Hae-mi, sua compagna di scuola risbucata dal nulla, e poi trasformato in un’inafferrabile triangolazione dalle suggestioni erotiche.… Read More Recensione: Burning – L’amore brucia

Recensione: I figli del fiume giallo

Ci ha ormai abituato, Jia Zhangke, a seguire la sua idea di film come opera mondo. Nel panorama contemporaneo, il suo cinema puro, stratificato, rapsodico è quanto di più vicino a ciò che in letteratura rappresenta il romanzo: l’epica della modernità che non attraversa i generi ma li usa per architettare un discorso complesso e polisemico, un intreccio di piani del racconto all’interno di partitura che resiste al tempo perché lo domina. Di conseguenza, Jia è un regista totale.… Read More Recensione: I figli del fiume giallo

Cannes Story – 5 | La porta dell’inferno | Teinosuke Kinugasa (1953)

Tratto da un testo teatrale di Kan Kikuchi, cinema lucidamente popolare, il cui segno si ritrova tutto nello sfregio sul volto del samurai, reso parecchio visibile per ragioni commerciali, esteticamente aggressivo anche nei silenzi di suspense, è un melodramma incandescente sull’etica del guerriero che s’incontra con la storia di un amore impossibile perché forse a senso unico e un apologo sull’ossessione, sull’espiazione e sulle conseguenze dell’amore.… Read More Cannes Story – 5 | La porta dell’inferno | Teinosuke Kinugasa (1953)

Far East Film Festival 20 | Recensione: The Portrait

Attraverso un sapiente uso del décor retrò mai stucchevole, Loy Arcenas riesce a trasmettere il peso della storia aprendo il film con immagini d’epoca e la scelta di non uscire quasi mai dalla casa, assieme alla fuga onirica nel musical, suggerisce l’idea che più che al period drama postcoloniale sia interessata alla corale allegorica prima della fine per gettare le basi di un nuovo inizio.… Read More Far East Film Festival 20 | Recensione: The Portrait

Far East Film Festival 20 | Recensione: Side Job.

Nello sguardo di questo prolifico e versatile, sempre coerente col proprio cinema umanista, c’è un’indulgenza nei confronti della sua tormentata protagonista che confina con una compassione che non somiglia mai alla commiserazione: un sentirsi in prima persona dentro la sofferenza che è cifra caratteristica del pensiero di Hiroki.… Read More Far East Film Festival 20 | Recensione: Side Job.

Venezia 74 | Recensione: The Third Murder (Sandome No Satsujin)

Un cinema spirituale sul senso della giustizia, nel genere entro il quale l’obiettivo posto è sempre quello del raggiungimento dell’oggettività, e fondato sull’unico elemento attorno al quale nessuno può opporre obiezioni più forti delle riserve che si possono legittimamente avanzare: le versioni dei fatti.… Read More Venezia 74 | Recensione: The Third Murder (Sandome No Satsujin)