Recensione: Le stelle non si spengono a Liverpool

Un mélo completo per colori e umori, che la regia di Paul McGuigan riesce non di rado ad emancipare dal pericolo di un polveroso tv movie grazie all’intelligente resa scenica delle intuizioni di scrittura (le porte che si aprono sul passato, il doppio punto di vista nel momento topico), alla qualità di un’immagine che occhieggia alla “finzione” della Hollywood classica (i fondali americani, i tagli di luce che illuminano gli occhi), alla tensione con cui monta un love affair destinato a triste epilogo.… Read More Recensione: Le stelle non si spengono a Liverpool

Recensione: Serenity – L’isola dell’inganno

Massacrato dalla critica, respinto dal pubblico, ridotto a fondo di magazzino da sfruttare per il deprimente mercato estivo, è in realtà un film piuttosto interessante per la sua capacità di ammiccare al citazionismo e alle regole della nuova serialità, mischiare riferimenti alla golden age e alla moda del “film-game”, appaiare paesaggio esotico e visione digitale, ricodificare in maniera spericolata e spesso spregiudicata un genere contaminandolo con altri.… Read More Recensione: Serenity – L’isola dell’inganno

Recensione: Arrivederci professore

Commedia drammatica ignorata negli Stati Uniti e che sta funzionando solo da noi, arriva dopo un periodo in cui Depp è stato più al centro della cronaca che del cinema. Non ci interessa elencare tutte le storiacce in cui è stato coinvolto; ci interessa, piuttosto, capire quanto quelle vicende condizionano la nostra visione di questo film che da fondo di magazzino estivo è diventato qualcosa di simile a un successo.… Read More Recensione: Arrivederci professore

Piano… piano, dolce Carlotta | Robert Aldrich (1964)

Uno spudorato gioco al massacro tra pettegolezzi, lettere anonime, ordinanze, sprazzi di follia, sospeso tra il kitsch e il camp (l’iconica Davis col fucile: «Poteva ammazzarlo!», le dicono, e lei «Naturale che volevo, basta volere!»), dominato da una scala a chiocciola che è più di un simbolo del genere, si modula su un linguaggio romanzesco che conferisce una notevole dose di suspense al dramma familiare in cui «la carne è tutto».… Read More Piano… piano, dolce Carlotta | Robert Aldrich (1964)

Angeli con la pistola | Frank Capra (1961)

A suo modo, un film ideologico, dalla natura bifida: la sontuosità della vecchia Hollywood trasmette il coefficiente di nostalgia necessario per intrattenere il pubblico con la deferenza del vecchio regista popolare. E allo stesso tempo l’impeccabile confezione patinata, la leggerezza del tocco, l’eleganza dei movimenti, i buoni sentimenti, l’ordine ristabilito nel finale riconciliatorio rivelano la decadenza di uno squisito cinema fuori tempo massimo.… Read More Angeli con la pistola | Frank Capra (1961)

Il diritto di uccidere | Nicholas Ray (1950)

pubblicato su Cinefilia ritrovata il 1° luglio 2018 Difficile trovare parole più esatte di quelle che François Truffaut scrisse su Il diritto di uccidere di Nicholas Ray, un regista che anche grazie alla critica militante di sponda Cahiers può tuttora godere della dovuta attenzione. Ci proviamo, in punta di piedi, a distanza di quasi settant’anni, perché Ray… Read More Il diritto di uccidere | Nicholas Ray (1950)

I gangsters | Robert Siodmark (1946)

pubblicato su Cinefilia ritrovata l’8 settembre 2018 Nell’introduzione inviata per presentare il restauro del film, Martin Scorsese ha ricordato altri due adattamenti del racconto di Ernest Hemingway all’origine di I gangsters: uno è Gli uccisori, corto che Andrej Tarkovskji realizzò durante i suoi studi universitari; l’altro è un lavoro televisivo, ormai perduto, che lo stesso Scorsese diresse… Read More I gangsters | Robert Siodmark (1946)

Italia ’50s – 16 | Stazione Termini | Vittorio De Sica (1953)

Se esiste come esiste la categoria del “capolavoro mancato”, allora ogni film potrebbe essere un capolavoro. Non fa eccezione Stazione Termini, che in realtà è fondamentalmente un “film mancato”. Sventato il coinvolgimento di Cary Grant per il ruolo principale di Ladri di biciclette, un Vittorio De Sica, deluso dalla scarsa accoglienza del capolavoro Umberto D.… Read More Italia ’50s – 16 | Stazione Termini | Vittorio De Sica (1953)

Italia ’50s – 13 | La valigia dei sogni | Luigi Comencini (1953)

Nello stesso anno del trionfo nazionalpopolare di Pane, amore e fantasia, Luigi Comencini girò un film più piccolo, meno appariscente, modernissimo, davvero prezioso. Mentre, secondo alcuni, su copione di Ettore M. Margadonna, chiudeva l’esperienza neorealista ipotizzando la nascita della commedia di costume in contesto strapaesano, con La valigia dei sogni mise in campo un’idea di… Read More Italia ’50s – 13 | La valigia dei sogni | Luigi Comencini (1953)

Venezia 75 | Recensione: A Star Is Born

Nel momento in cui Hollywood rifà se stessa per riacchiappare un pubblico tanto avido di originali narrazioni seriali quanto desideroso di riconciliarsi col già noto, A Star Is Born è anche il racconto di formazione di una popstar un po’ in crisi che si reinventa attrice, anche solo per un’occasionale performance evento sul grande schermo. … Read More Venezia 75 | Recensione: A Star Is Born

Havana | Sydney Pollack (1990)

Potremmo chiamarla “sindrome Casablanca”, assumendo il caposaldo di Michael Curtiz quale epitome di una tendenza: quella che prende i registi blasonati quando vogliono replicare l’irripetibile, costeggiare la classicità con gli strumenti contemporanei, ambire ad un’iconografia che sia soprattutto iconica, costruire una mitologia da longseller. Qui abbiamo perfino il nome della città nel titolo a determinare… Read More Havana | Sydney Pollack (1990)

La magnifica preda | Otto Preminger (1954)

pubblicato su Cinefila ritrovata il 26 giugno 2017 Come altri europei emigrati ad Hollywood, da Ernst Lubitsch a Billy Wilder, Otto Preminger è un regista spudorato. Specialmente negli anni Cinquanta, apogeo della sua carriera forse perché coincidente con il lento e progressivo tramonto del cinema classico, che contribuì a sabotare con splendido cinismo, Preminger si… Read More La magnifica preda | Otto Preminger (1954)

Claudia 80

Meno monumentale di Sophia Loren e più selvatica di Gina Lollobrigida, più esotica di Stefania Sandrelli e meno impenetrabile di Silvana Mangano, Claudia Cardinale è molte cose, ma tutto è riassumibile con un giudizio espresso poco tempo fa da Leonardo DiCaprio: “la femmina più bella del mondo”. Semplice, schietta, esemplare. D’altronde, all’apice dello splendore, l’immagine… Read More Claudia 80

Matrimonio all’italiana | Vittorio De Sica (1964)

«Teng’ tre figli»: è questa la battuta che rompe l’equilibrio instabile della vicenda. «I figli so’ figli» è quella che la chiude con agrodolce delicatezza. È una rottura che riguarda la seconda parte del film, maggiormente affine alla sua origine teatrale e slegata dai flashback che arricchiscono la narrativa del primo tempo. Ora si potrebbe… Read More Matrimonio all’italiana | Vittorio De Sica (1964)