Recensione: Hammamet

Se in Hammamet manca quasi del tutto una riflessione che non sia legata dell’autodifesa del colpevole (di cosa? Della fine di un partito, di un sistema, di un certo modo di pensare la politica nel bene e nel male), con inserti in 4:3 che dovrebbero essere le sole esplicite citazioni dell’originale, la cosa che più funziona è la storia del corpo in disfacimento, prestato da un gigantesco Pierfrancesco Favino, impressionante per impegno mimetico, che come un vampiro succhia l’anima, la gestualità, lo sguardo di Craxi.… Read More Recensione: Hammamet

Recensione: Cetto c’è, senzadubbiamente

Superato all’ultimo dall’ambigua (ma nemmeno tanto: l’estetica era palesemente para-The Crown) operazione commerciale di Netflix che ha fatto credere per qualche minuto che Emanuele Filiberto di Savoia era intenzionato a scendere in campo o addirittura a fare un colpo di stato, il film appare già in una certa misura anacronistico nell’immaginare una restaurazione monarchica, benché il casato non sia quello sabaudo ma l’immaginaria stirpe dei Buffo di Calabria, di cui Cetto sarebbe l’ultimo discendente.… Read More Recensione: Cetto c’è, senzadubbiamente

La posta in gioco | Sergio Nasca (1988)

Dentro una struttura che è quella di un vero e proprio giallo – destinato a non avere una reale soluzione e perciò ancora più inquietante – alla ricerca del colpevole, il film di Nasca ricostruisce l’omicidio di Renata Fonte, assessore alla cultura del comune di Nardò per il Partito Repubblicano, attraverso le indagini che un anziano magistrato prossimo alla pensione (il grande Turi Ferro) conduce per fare luce sulla complicata vicenda.… Read More La posta in gioco | Sergio Nasca (1988)

Recensione: Risk

Il film completa il discorso sul groviglio politico-informatico che nel 2010 raggiunse l’acme con la pubblicazione, da parte di WikiLeaks, la testata online fondata da Assange, di oltre duecentocinquantamila documenti perlopiù confidenziali o segreti. All’indomani dello scandalo, Poitras comincia a seguire la vita pubblica di Assange, diventando quasi sua complice nello scontro con le istituzioni e l’intelligence.… Read More Recensione: Risk

Recensione: Lo scandalo Kennedy

Morti John e Bobby, Ted divenne il capofamiglia, pur essendo ancora vivo benché agonizzante il feroce patriarca Joseph. Stimatissimo da tutti, Ted non riuscì a prendere possesso della Casa Bianca perché nel 1969 fu coinvolto in un tragico scandalo che gli stroncò le ambizioni presidenziali. All’orecchio degli americani, il titolo originale Chappaquiddick, nome di una piccola isola del Massachusetts, non ha bisogno di molte spiegazioni.… Read More Recensione: Lo scandalo Kennedy

Recensione: The Front Runner – Il vizio del potere

Sotto la patina vintage di un frammento del passato ripensato col senno di poi, Jason Reitman guarda alla grande narrazione della paranoia degli anni settanta. E iniziando con un pianosequenza che deve tutto a Robert Altman, al cui magistero guarda sempre nel continuo ricorso all’overlapping e al rifiuto di un baricentro narrativo nella prospettiva.… Read More Recensione: The Front Runner – Il vizio del potere

Weiner | Josh Kriegman e Elyse Steinberg (2016)

Ad un certo punto, nel pieno del secondo scandalo sessuale che affonda definitivamente Anthony Weiner nella campagna delle primarie democratiche per la candidatura a sindaco di New York, un’elettrice del Bronx per strada si lamenta sconsolata del circo mediatico, sostenendo di essere del tutto disinteressata alle vicende private del candidato più credibile e carismatico nell’intercettare… Read More Weiner | Josh Kriegman e Elyse Steinberg (2016)

Italia ’50s – 29 | L’arte di arrangiarsi | Luigi Zampa (1954)

Tra gli epicentri di tutto il cinema italiano degli anni Cinquanta, L’arte di arrangiarsi è fondamentale per almeno tre motivi. È, anzitutto, il terzo ed ultimo capitolo della trilogia sull’italiano medio pensata da Vitaliano Brancati per la regia di Luigi Zampa dopo gli ancor’oggi clamorosi Anni difficili e Anni facili. Si tratta, poi, l’ultimo copione… Read More Italia ’50s – 29 | L’arte di arrangiarsi | Luigi Zampa (1954)

Italia ’50s – 20 | Teodora, imperatrice di Bisanzio | Riccardo Freda (1953)

Definito da qualche critico americano il Cecil B. De Mille italiano per l’analogo senso del peplum, Riccardo Freda era in realtà un regista meno magniloquente e trombone, un fiero, consapevole, sovversivo e prolifico artigiano del cinema popolare capace di saltare da un genere all’altro sempre seguendo la stella polare dell’avventura, elemento fondamentale della sua opera… Read More Italia ’50s – 20 | Teodora, imperatrice di Bisanzio | Riccardo Freda (1953)

Italia ’50s – 19 | Tutti innamorati | Giuseppe Orlandini (1959)

Torniamo su Franco Rossi, il sottovalutato regista che abbiamo riscoperto con Amici per la pelle, che di Tutti innamorati è supervisore artistico. Un credito molto strano ma che scopriamo essere tipico per l’epoca: Luigi Zampa in Tempo di villeggiatura di Antonio Racioppi e Vittorio De Sica in Anna di Brooklyn di Carlo Lastricati sono professionisti… Read More Italia ’50s – 19 | Tutti innamorati | Giuseppe Orlandini (1959)

Venezia 75 | Recensione: Un peuple et son roi

Come in una specie di nascita della nazione democratica, dopo aver rimesso in scena l’unica occasione di contatto tra le due entità convocate nel titolo, Schoeller racconta ciò che avviene tra la Presa della Bastiglia e la decapitazione di Luigi XVI, entrando nel quotidiano di un popolo preso dal fermento rivoluzionario e nelle vivaci attività dell’Assemblea.… Read More Venezia 75 | Recensione: Un peuple et son roi

Venezia 75 | Recensione: Una notte di 12 anni (La noche de 12 años)

Esempio nobile e popolare di grande cinema civile e democratico, un omaggio accorato al coraggio e alla resistenza degli eroi nazionali, un racconto teso ed incalzante che riesce a amalgamare la dimensione didattica di un epica moderna e finora trascurata dalla maggior parte degli spettatori non uruguaiano con l’afflato empatico di un dramma magari non misuratissimo ma narrato con onestà, rispetto, empatia.… Read More Venezia 75 | Recensione: Una notte di 12 anni (La noche de 12 años)