AMORI & ALTRI RIMEDI (LOVE AND OTHER DRUGS, U.S.A., 2010) di Edward Zwick, con Anne Hathaway, Jake Gyllenhaal, Judy Greer, Gabriel Macht, Josh Gad, Oliver Platt, Hank Azaria, Jill Claybyrgh, George Segal. Commedia drammatica. ** ½
La scena più straziante di Amori & altri rimedi è probabilmente quella in cui Anne Hathaway non riesce a mantenere ferme le forbici nella mano tremante, finendo per tagliare la foto che la ritrae assieme a Jake Gyllenhaal. È la rappresentazione del Parkinson che invade la quotidianità di una donna giovane, rigogliosa, che non a caso viene presentata sì come una malata, ma soprattutto come una tipa dalle tette belle.
È forse questa la vera rottura dell’equilibrio di un film radicalmente tagliato in due parti ben distinte. La prima è una frizzante e scatenata commedia sentimentale giocata sulla gioia del sesso senza amore, sulle capacità di conquista del prossimo dell’informatore farmaceutico Jamie e sulla nervosità umorale della svagata Maggie.
La seconda, come si è capito, prende una piega più drammatica, e non perché la malattia peggiori, ma perché entrambi, scalfendo le proprie nature conclamate di stronzi senza sentimenti né aspettative verso gli altri, maturano l’idea di poter essere un’altra cosa: Jamie crede che potrà amare perfettamente Maggie solo nel momento in cui lei guarirà, e proprio la ricerca di una cura per la donna diventa la sua ossessione; Maggie non vuole essere un peso e si è ormai abituata a quella sopravvivenza.
Lo sviluppo della storia è interessante, nonostante il prevedibile (ma giusto) finale, ed è anche curioso come l’introduzione dell’argomento medico all’interno dell’economia della storia diventi parte integrante del tutto, come se i farmaci diventino i reali terzi protagonisti del binomiale film (che può contare anche sulle caratterizzazioni di Hank Azaria, Josh Gad, Peter Friedman e sulle apparizioni lampo di George Segal e della cara Jill Clayburgh).
Mai consolatorio, romantico quanto basta («dimmi quattro cose belle di te»), spiritoso e dolce, è un film a cui i due meravigliosi, intensi e malinconici protagonisti Jake Gyllenhaal e Anne Hathaway (già nel nostro cuore dai tempi di Brokeback Mountain) danno l’acqua della vita.