Recensione: La dea fortuna

Checché se ne dica, Ozpetek non fa sempre “lo stesso film”, perché la questione mi sembra più sofisticata: fa sempre “lo stesso tipo di film”. Le marche tipiche del suo cinema sono diventate dei cliché, la prevedibilità di certi schemi ha depotenziato la forza di un universo raccontato con empatia e aderenza, l’equilibrio tra commedia e mélo appare sbilanciato laddove l’una arriva in soccorso dell’altro quando perde di fuoco o di compattezza.… Read More Recensione: La dea fortuna

Recensione: Ritratto della giovane in fiamme

La costruzione della tensione sessuale parte dai silenzi in interni, dai quadri celati alla modella inconsapevole, dalle onde che s’infrangono su un mare sinonimo di morte. Si vorrebbe che allo studio e al pensiero corrispondano i palpiti anche irrazionali del cuore in affanno, come accade nell’ultima sequenza, interessante equilibrio tra strazio ed erotismo.… Read More Recensione: Ritratto della giovane in fiamme

Venezia 76 | Recensione: Ema

Scegliendo erotismo e desiderio come chiavi di accesso a un mondo di sensazioni del tutto nuovo per i suoi orizzonti, entra in una dimensione fatta di malie cromatiche e turbamenti tattili dalle quali è lui stesso rapito. E il suo sguardo ipnotico si trasfigura qui in un’ipnosi di cui è vittima, convinto di esercitare un disinvolto controllo della messinscena che in realtà nasconde la visione disordinata di un materiale infiammabile.… Read More Venezia 76 | Recensione: Ema

Inediti/ Alessandria perché? | Youssef Chahine (1979)

Con Alessandria perché?, Youssef Chahine realizza quello che è generalmente considerato il suo capolavoro, con cui guadagnò l’Orso d’Argento al Festival di Berlino, offrendo tra l’altro il primo racconto autobiografico del cinema arabo. Intrecciando storia collettiva e storia personale nell’Egitto della Seconda guerra mondiale, il maestro egiziano contamina più generi all’interno di una narrazione rapsodica, corale, stratificata, tenendo come perno una sorta di avatar di se stesso.… Read More Inediti/ Alessandria perché? | Youssef Chahine (1979)

Recensione: Dolor y Gloria

Come Gli abbracci spezzati, ma abbracciando più esplicitamente quell’autofiction qui citata come qualcosa di invasivo e pericoloso perché mica tutti vogliono riconoscersi nelle storie? Eppure è proprio grazie al riconoscimento che spicca il volo nel melodramma più incandescente e struggente. E non lo fa da subito, quando preferisce giocare tra il ripensamento del passato e la fatica del presente.… Read More Recensione: Dolor y Gloria

Victim | Basil Dearden (1961)

Nello schema di un noir d’alto bordo che risente delle atmosfere del Free Cinema e del suo spirito anarcoide pur in una forma elegante e raffinata, è un audace e temerario caposaldo che non solo rompe un tabù ma fa anche collimare l’avvincente tensione del giallo con l’impianto di un racconto civile che vuole mettere in mostra soprattutto la normalità di coloro ancora considerate pericolosi o perversi trasgressori della morale.… Read More Victim | Basil Dearden (1961)

Improvvisamente l’estate scorsa | Joseph L. Mankiewicz (1959)

Già solo l’ingresso in scena di Katharine Hepburn – di bianco vestita, vergine fallace, perché così piaceva al marito – è spettacolare, fuori dal tempo ed incarna bene l’assenza di termini per definire chi perde un figlio. Si parte da qui, da questa latitanza lessicale che indica con raro clamore straziante l’indicibilità del dramma, e… Read More Improvvisamente l’estate scorsa | Joseph L. Mankiewicz (1959)

un altro sessantotto – 7 | Scusi, facciamo l’amore? | Vittorio Caprioli (1967)

Ci sono la faccia, il corpo, i nervosismi di Pierre Clémenti. La malinconia tossica di un maudit d’alto bordo, il versante romantico di un’esistenza votata alla tragedia. Prima della rivoluzione, per l’appunto, ma già dentro: la politica del desiderio.… Read More un altro sessantotto – 7 | Scusi, facciamo l’amore? | Vittorio Caprioli (1967)

M. Butterfly | David Cronenberg (1993)

Prossimo destinatario del Leone d’Oro alla Carriera, David Cronenberg verrà celebrato a Venezia con la proiezione di uno dei suoi film maggiormente di culto, eppure tra i meno ricordati quando si parla del suo cinema lisergico e perturbante, di cui è uno dei capitoli più fondamentali. D’altronde l’opera all’origine di M. Butterfly, scritta da David… Read More M. Butterfly | David Cronenberg (1993)

Recensione: A Modern Family

Dicendo A Modern Family ci si riferisce al nucleo famigliare del film quale proposta alternativa al modello cosiddetto tradizionale, un’esperienza insolita ed inconsueta figlia dei tempi (ah, signora mia!) e comunque relegata ad un universo non solo americano ma soprattutto altoborghese, perfino – diciamolo, facciamoli contenti – radicalchic (speriamo che Tom Wolfe risorga e bastoni tutti voi che usate l’espressione a verga canis).… Read More Recensione: A Modern Family

Recensione: La forma dell’acqua – The Shape of Water

In fondo, cos’è il film di Guillermo del Toro se non un buffet di madeleine infantili, un caleidoscopio di emozioni filtrate attraverso gli schermi (e le sontuose sale vuote, e gli uggiosi tinelli riempiti dalle gioie trasmesse dai televisori), un collage che ritaglia pezzi di immaginario collettivo americano per costruire un tempio in gloria del passato?… Read More Recensione: La forma dell’acqua – The Shape of Water

Recensione: Chiamami col tuo nome

CHIAMAMI COL TUO NOME (CALL ME BY YOUR NAME, Italia-Francia-Brasile-U.S.A., 2017) di Luca Guadagnino, con Timothée Chalamet, Armie Hammer, Michael Stuhlbarg, Amira Casar, Esther Garrel, Victoire Du Bois. Mélo. ***** In qualche parte del nord Italia, divampa l’estate. È il 1983, Craxi è appena salito al governo e dai juke-box dell’unico bar del paese Loredana… Read More Recensione: Chiamami col tuo nome

Recensione: Benedetta follia

BENEDETTA FOLLIA (Italia, 2018) di Carlo Verdone, con Carlo Verdone, Ilenia Pastorelli, Maria Pia Calzone, Lucrezia Lante della Rovere, Paola Minaccioni, Elisa Di Eusanio, Federica Fracassi. Commedia. ** ½ L’ultimo Verdone, almeno quello dell’ultimo decennio, ha subordinato il suo personaggio al contenuto, la sua maschera al tema. Pur restando sempre un grande professionista della commedia… Read More Recensione: Benedetta follia

35° Torino Film Festival | Recensione: Amori che non sanno stare al mondo

Qui la cara questione della conquista degli spazi da parte del corpo femminile si riflette nei frammenti di un discorso amoroso che è anzitutto un monologo. Un’autoanalisi oppure – per citare un’altra commedia coeva – una terapia di coppia ma per un solo membro della coppia stessa.… Read More 35° Torino Film Festival | Recensione: Amori che non sanno stare al mondo