Lo scapolo | Antonio Pietrangeli (1955)

Tutto sommato, Paolo è quel che si direbbe uno sfigato, ed è la regia di Antonio Pietrangeli a rimarcare gli aspetti più spinosi del personaggio, osservandolo con cautela, distacco, scetticismo. E se la sceneggiatura scritta con Sandro Continenza, Ruggero Maccari ed Ettore Scola approfondisce con acuto umorismo l’identità di un maschio davvero espressione di quella generazione (rampante e meschino, vitale e diffidente, curioso e tradizionalista), è la regia a misura d’uomo a raccontare uno spaccato esplicitamente emaschile che – sorpresa! – è ancora un racconto sulle donne.… Read More Lo scapolo | Antonio Pietrangeli (1955)

Amore mio aiutami | Alberto Sordi (1969)

Storia di un matrimonio all’epoca del dibattito sul divorzio, è il racconto di una crisi coniugale che segna un nuovo approdo nel percorso del “maschio familiare” di Sordi: da Seduttore a Scapolo dunque Marito, passando per la parentesi nera da Vedovo e per quella eroticomico di Scusi lei è favorevole o contrario?. Lo schema è inesorabile: la noia della vita borghese, il tradimento per ravvivare il ménage, le conseguenze del dolore.… Read More Amore mio aiutami | Alberto Sordi (1969)

Il seduttore | Franco Rossi (1954)

Un film di frontiera. Commedia all’italiana ante-litteram. Uno dei primi – se non il primo – ritratti dell’italiano medio, a partire da una libera reinterpretazione della commedia teatrale di Diego Fabbri. È il primo incontro tra Alberto Sordi e Rodolfo Sonego, il primo dei loro piccoli borghesi pavidi e ipocriti e, col senno di poi, incipit di una serie ideale sul “maschio” che comprende Lo scapolo, Il marito e Il vedovo. Lo gira Franco Rossi, alla prima esperienza con la commedia.… Read More Il seduttore | Franco Rossi (1954)

Il disprezzo | Jean-Luc Godard (1963)

Il cortocircuito tra realtà e finzione esplode nel ‘63, quando Ponti commissiona la versione cinematografica del romanzo a Jean-Luc Godard. Consapevole della differenza tra le due forme espressive e noto per essere piuttosto distaccato dai rifacimenti sul grande schermo dei suoi testi, Moravia trova in Godard non un fedele illustratore ma l’interprete iconoclasta di un romanzo da lui sdegnosamente disprezzato.… Read More Il disprezzo | Jean-Luc Godard (1963)

Alla riscoperta di Lina Wertmüller | Sabato, domenica e lunedì (1990)

Nato come doppio appuntamento televisivo, ridotto in un’edizione cinematografica che taglia più di un’ora dalle tre originali, è il film più lieto e riuscito di Lina dai tempi degli exploit con Mariangela Melato e Giancarlo Giannini. La sceneggiatura scritta con Raffaele La Capria sposta l’azione dal dopoguerra agli anni del fascismo: uno slittamento spericolato perché il cuore della storia è il matrimonio e il divorzio, temi decisivi per gli anni attorno al miracolo economico e perciò scelti da Eduardo per una delle sue cantate dei giorni dispari.… Read More Alla riscoperta di Lina Wertmüller | Sabato, domenica e lunedì (1990)

Alla riscoperta di Lina Wertmüller | La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia (1978)

Il Lina’s Touch pare essere formula buona per tutte le latitudini, a partire da un titolo chilometrico che mette insieme la suggestione apocalittica e le tempeste ormonali, la pioggia e la notte. Il feticcio di Giancarlo Giannini, reduce anche lui dalla consacrazione degli Oscar, ma non quello di Mariangela Melato, a cui viene preferita la più glamour Candice Bergen, più appetibile per il pubblico americano e, molto semplicemente, adatta al ruolo.… Read More Alla riscoperta di Lina Wertmüller | La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia (1978)

Il sapore del riso al tè verde | Yasujirō Ozu (1952)

La chiave sta nel titolo: nato povero, il marito ama mangiare il riso col tè verde giudicato dalla moglie volgare e non all’altezza del benessere raggiunto. Il problema matrimoniale è, dunque, sia sociale, perché ha a che fare con la paura del declassamento per mezzo di forme che esprimono contenuti, sia sentimentale, per la semplice ragione che i due non hanno voluto fare esperienza del loro amore pianificato quindi mancato.… Read More Il sapore del riso al tè verde | Yasujirō Ozu (1952)

Le coppie | Mario Monicelli, Alberto Sordi, Vittorio De Sica (1970)

Sordi è attore e regista dello sketch di mezzo, La camera, scritto dal fido Rodolfo Sonego. Senza tema di smentita, mi sento di dire che si tratta forse della miglior regia di questo divo che non riuscì mai a farsi davvero regista. Un film secco, lucido, trasparente, cinico, in bilico tra populismo e sovversione come il miglior Sordi.… Read More Le coppie | Mario Monicelli, Alberto Sordi, Vittorio De Sica (1970)

Io so che tu sai che io so | Alberto Sordi (1982)

Se al regista Sordi si può riconoscere un merito, esso è quello di aver intercettato temi e argomenti da commedia di costume. Qui il problema dell’incomunicabilità di una matura coppia in crisi si interseca con l’ossessione del controllo delle vite private, come se ci trovassimo in una commedia del rimatrimonio all’epoca della paranoia.… Read More Io so che tu sai che io so | Alberto Sordi (1982)

I gioielli di madame de… | Max Ophüls (1953)

pubblicato su Cinefilia ritrovata il 23 giugno 2018 Fa ancora una certa impressione riscoprire il poker sfoggiato da Max Ophüls nel suo prematuro finale di partita. Quattro carte imbattibili per il ritorno in Europa dopo una mano giocata oltreoceano, talmente grandiosa da poter essere racchiusa in un titolo: Lettera da una sconosciuta. Tra il 1950 e… Read More I gioielli di madame de… | Max Ophüls (1953)

Cuori solitari | Franco Giraldi (1970)

Nasconde sotto le battute e le situazioni più spiritose (lo scetticismo di Tognazzi sui posti più insoliti dove fare l’amore, le allusioni di grana grossa, la scena della bresaola) una malinconia così feroce (l’incontro al buio con la coppia sfatta) che lo rende oggetto autonomo, abbastanza insolito – e per certi versi inclassificabile – per il panorama italiano.… Read More Cuori solitari | Franco Giraldi (1970)

Garage Demy | Agnès Varda (1991)

Con il concetto di “autobiografia altrui”, Antonio Tabucchi intendeva l’esperienza con cui un lettore ipotizza in modo vagabondo, nomade ed arbitrario la vita di qualcun altro, una sorta di poetica a posteriori che si serve della menzogna per definire i confini di una verità altrimenti sfuggente. Di fronte a Garage Demy di Agnès Varda potremmo respingere la spiegazione ma accogliere l’immagine principale.… Read More Garage Demy | Agnès Varda (1991)

Recensione: The Front Runner – Il vizio del potere

Sotto la patina vintage di un frammento del passato ripensato col senno di poi, Jason Reitman guarda alla grande narrazione della paranoia degli anni settanta. E iniziando con un pianosequenza che deve tutto a Robert Altman, al cui magistero guarda sempre nel continuo ricorso all’overlapping e al rifiuto di un baricentro narrativo nella prospettiva.… Read More Recensione: The Front Runner – Il vizio del potere

L’ultima volta che vidi Parigi | Richard Brooks (1954)

La colonizzazione di un immaginario avviene anche colonizzando direttamente le immagini: andare fuori dai confini nazionali, dalle pareti del dorato incubo hollywoodiano, non solo per ragioni narrative ma anche per avvicinare fisicamente i corpi del divismo a luoghi lontani, perfino esotici. È chiaro che restiamo sempre nella logica dello studio system: ma l’idea di convocare… Read More L’ultima volta che vidi Parigi | Richard Brooks (1954)

Italia ’50s – 26 | La nonna Sabella | Dino Risi (1957)

Se dovessimo individuare un filone decisivo per la commedia italiana degli anni cinquanta, non avremmo dubbi: è lo strapaesano, cioè il ripiegamento indolente in una cultura sottoprovinciale, quasi un bozzetto ai limiti del folklore, diffidente nei confronti delle città, ancorata alle tradizioni e agli usi e costumi di una comunità generalmente piccola ma a suo… Read More Italia ’50s – 26 | La nonna Sabella | Dino Risi (1957)

Italia ’50s – 23 | Vortice | Raffaello Matarazzo (1953)

Nel bel mezzo del trionfo della serie strappacore con Amedeo Nazzari e Yvonne Sanson, Raffaello Matarazzo si dedicò al biopic di Giuseppe Verdi – la vita del compositore raccontata come uno dei suoi melodrammi e proprio attraverso frammenti delle opere… – all’adattamento di un romanzo risorgimentale, Il tenente Giorgio, interpretato da Massimo Girotti. Con cui,… Read More Italia ’50s – 23 | Vortice | Raffaello Matarazzo (1953)

Italia ’50s – 20 | Teodora, imperatrice di Bisanzio | Riccardo Freda (1953)

Definito da qualche critico americano il Cecil B. De Mille italiano per l’analogo senso del peplum, Riccardo Freda era in realtà un regista meno magniloquente e trombone, un fiero, consapevole, sovversivo e prolifico artigiano del cinema popolare capace di saltare da un genere all’altro sempre seguendo la stella polare dell’avventura, elemento fondamentale della sua opera… Read More Italia ’50s – 20 | Teodora, imperatrice di Bisanzio | Riccardo Freda (1953)