Lina Wertmüller (Roma, 14 agosto 1928 – Roma, 9 dicembre 2021)
La riscoperta è cominciata con una riflessione un po’ polemica in seguito all’annuncio dell’Oscar alla carriera. Ho ripreso in mano quasi tutti i film della regista: ne è venuto fuori un percorso monografico che potrei riassumere dentro alcuni capitoletti:
- Una certa idea di commedia (all’)italiana. I basilischi (1963) – Questa volta parliamo di uomini (1965) – Tutto a posto e niente in ordine (1974) – Pasqualino Settebellezze (1975)
- Generi: musical (e western). Il giornalino di Gian Burrasca (1964) – Rita la zanzara (1966) – Non stuzzicate la zanzara (1967) – Il mio corpo per un poker (1968)
- Travolti da sesso e politica: il successo internazionale e i ricalchi infiniti. Mimì metallurgico ferito nell’onore (1972) – Film d’amore e d’anarchia… (1973) – Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto (1974) – La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia (1978)…
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