Recensione: Dio è donna e si chiama Petrunya

Parabola grottesca socio-culturale intrisa di elementi interessanti in grado di offrire uno spaccato attendibile del patriarcato macedone, Dio è donna non sarebbe nemmeno un brutto film, anzi, è qualcosa di meno appariscente: è un film a tesi, un’operazione troppo ragionata e pensata per non suscitare in me qualche perplessità sull’esecuzione e sul pensiero stesso dell’impianto. Il film giusto al momento giusto per il pubblico giusto: niente di più, niente di meno.… Read More Recensione: Dio è donna e si chiama Petrunya

Venezia 76 | Recensione: The Painted Bird

Dal romanzo di Jerzy Krosínski, un progetto che Václav Marhoul ha impiegato dieci anni per portarlo sul grande schermo. Ci è riuscito, con un budget consistente, scegliendo non solo un lancinante bianco e nero per definire il desolante orizzonte tragico e soprattutto l’interslavo, una lingua artificiale probabilmente adottata perché solo un idioma creato dall’uomo può essere utilizzato in una storia bestiale che nega l’umanità stessa.… Read More Venezia 76 | Recensione: The Painted Bird

Venezia 76 | Recensione: Adults in the Room

Per la prima volta, il naturalizzato francese Costa-Gavras gira un film nella sua patria, la Grecia. Ed era inevitabile, dal momento che il tema scelto è la Grecia stessa. Un thriller politico che rende la cronaca già storia, che ha il suo centro in un ministro-eroe nazionale che lotta contro il moloch europeo per ristrutturare il debito. A partire dal libro di Yanis Varoufakis, racconta la crisi economica della nazione martoriata dalle disgraziate politiche precedenti al governo di Alexis Tsipras e dall’austerità imposta dall’UE.… Read More Venezia 76 | Recensione: Adults in the Room

Venezia 76 | Recensione: L’ufficiale e la spia (J’Accuse)

Se da una parte non si può non sorvolare sul ritorno nel dibattito della questione riguardante la violenza subita da una ragazza all’epoca minorenne da parte di Polański, dall’altra non possiamo non ricordarci l’orizzonte umano da cui proviene il regista. Figlio di deportati nei campi di sterminio, ha sempre vissuto quel comune dolore degli ebrei di essersi salvati, portando questo tema in molto del suo cinema fino all’apice di Il pianista, film con cui questo J’Accuse ha qualche affinità.… Read More Venezia 76 | Recensione: L’ufficiale e la spia (J’Accuse)

Recensione: Domino

Non è questa la sede per una trattazione del cinema postmoderno, citazionista, virtuosistico, voyeuristico di De Palma, tra gli autori più studiati della sua generazione. Sarebbe utile ma anche ingeneroso, perché Domino ha tutto ciò che serve per farcelo rimpiangere. Sappiamo come sono andate le cose: una coproduzione europea a maggioranza danese, di fatto un lavoro disconosciuto e rinnegato, ampiamente rimaneggiato da produttori cialtroni al punto da renderlo un fondo di magazzino buono per il cestone dell’autogrill.… Read More Recensione: Domino

Recensione: Dolor y Gloria

Come Gli abbracci spezzati, ma abbracciando più esplicitamente quell’autofiction qui citata come qualcosa di invasivo e pericoloso perché mica tutti vogliono riconoscersi nelle storie? Eppure è proprio grazie al riconoscimento che spicca il volo nel melodramma più incandescente e struggente. E non lo fa da subito, quando preferisce giocare tra il ripensamento del passato e la fatica del presente.… Read More Recensione: Dolor y Gloria

Venezia 75 | Recensione: Tramonto (Sunset)

TRAMONTO (NAPSZÁLITA, Ungheria-Francia, 2018) di László Nemes, con Juli Jakab, Vlad Ivanov, Marcin Czarnik, Evelin Dobos, Judit Bárdos. Drammatico. ** Quando un film sceglie un titolo così esplicito, è chiaro che l’allegoria prende il sopravvento nella lettura del film stesso. Il tramonto è letteralmente quello dell’Europa, all’alba della Prima guerra mondiale, nella Budapest che si… Read More Venezia 75 | Recensione: Tramonto (Sunset)

14° Biografilm Festival | Recensione: Ognuno ha diritto ad amare – Touch Me Not

Con la sua se non falsa perlomeno ambigua “messinscena della messinscena” che vuole trasmettere il senso di un lavoro in fieri, Touch Me Not è uno degli zenit negativi del “cinema da festival”, che parla con il linguaggio artefatto e scaltro di chi ama farsi allisciare dai grandi film-messaggio incapaci di dire qualcosa di davvero autentico.… Read More 14° Biografilm Festival | Recensione: Ognuno ha diritto ad amare – Touch Me Not

Recensione: Belle Dormant

Ma certo, è La bella addormentata, nella versione di un regista che riannoda i fili del tempo perduto, guardando ad un cinema fieramente retrò lontano dalle voghe tecnologiche della nuova, nostalgica, astuta renaissance disneyana (detto diversamente: no, Maleficient non c’entra niente, per fortuna). Formalmente, non è sacrilego tirare in ballo un classico come La bella e la bestia di Jean Cocteau.… Read More Recensione: Belle Dormant