Venezia 77 | Recensione: Nomadland

Sta facendo scuola il commento di Paolo Mereghetti sulla regia di Chloé Zhao, arrivata – beh, il film sì, lei no: Toronto chiama – a Venezia con tutti gli onori che spettano a una che entra papessa per non uscire cardinale: l’unica preoccupazione della regista, dice il critico supremo, «sembra chiedersi solo se inquadrare un tramonto o scegliere l’alba». Sembra buttarla un po’ così, ma mi sembra il cuore del problema di un film che, gira che ti rigira, si inserisce sempre nel novero maledetto dei “carini”, dei “ruffiani”, delle operazioni calcolate al millimetro.… Read More Venezia 77 | Recensione: Nomadland

Recensione: Georgetown

Un racconto clamoroso, già al centro dell’articolo The Worst Marriage in Georgetown, che aspettava solo di essere trasposta al cinema. E il sessantatreenne Waltz, un attore che dal battesimo del fuoco tarantiniano ha scelto quasi sempre di incarnare la quintessenza dell’ambiguità attraverso ruoli spesso spietati, ha scelto proprio questa bizzarra e inquietante storia di inganni per tornare dietro la macchina da presa.… Read More Recensione: Georgetown

Recensione: Bombshell – La voce dello scandalo

L’unico riconoscimento davvero importante raccolto dal film è un Oscar per il trucco e il parrucco. E non è un dato da sottovalutare, dacché il grosso del lavoro è sul grande John Lithgow, che presta il volto e il corpo a Roger Ailes, magnate della Fox accusato di molestie da moltissime dipendenti del network. Va da sé che il trucco prosetico rende Ailes una maschera deforme, un obeso squallido e ributtante, portando la rappresentazione del personaggio un po’ oltre quella proposta da Russell Crowe nella serie The Loudest Voice, sullo stesso argomento.… Read More Recensione: Bombshell – La voce dello scandalo

Men, Women & Children | Jason Reitman (2014)

A partire dal romanzo di Chad Kultgen, Reitman ha scritto la sceneggiatura con Erin Cressida Wilson, drammaturga che al cinema si è affermata con la commedia erotica Secretary. E l’eros è elemento centrale di questo film spericolato e coraggioso, che scandaglia le pulsione sessuali di un popolo – quello americano – e in particolare di un ceto – la borghesia – repressa in un atteggiamento così puritano da vivere al fine la dimensione sessuale con vergogna, fastidio, angoscia, violenza.… Read More Men, Women & Children | Jason Reitman (2014)

Recensione: 1917

Con 1917, Mendes rivela tutta la ridondante perizia tecnica di un regista che non avrà mai lo stile di un autore. Sulla scorta (ricattatoria) dei ricordi di guerra del nonno, il film segue la corsa contro il tempo di due caporali inglesi. Devono attraversare le file nemiche per consegnare un dispaccio a un altro battaglione – che ha in forza il fratello di uno dei due soldati: il fratello, sì, il fratello – pronto ad attaccare l’esercito tedesco.… Read More Recensione: 1917

Recensione: Jojo Rabbit

Gioca a fare il discolo scorretto (Adolf Hitler è l’amico immaginario di un bambino invasato) usando gli strumenti del politicamente corretto, frulla suggestioni estetiche riconducibili al più facile Wes Anderson con buffonerie tra Brooks e il Saturday Night Live, usa i colori opachi di un fumetto rétro per rimarcare il pastiche anacronistico in cui nella Vienna nazista si possono ascoltare i Beatles e David Bowie.… Read More Recensione: Jojo Rabbit

Recensione: Richard Jewell

Si chiama The Ballad of Richard Jewell, uno dei due testi all’origine dell’ultimo (per ora) film di Clint Eastwood, terzo capitolo di un’ideale trilogia (per ora) sugli imprevisti atti d’eroismo dei common men americani. Ed è proprio in quel ballad, un genere tipicamente americano nonché termine omesso dal titolo finale, che si trova il cuore battente di questo classico istantaneo, modulato sul tema musicale di Arturo Sandoval che incede solenne sui titoli di coda.… Read More Recensione: Richard Jewell

Recensione: Star Wars: L’ascesa di Skywalker

Un capitolo di fantasmi, una (finta) resa dei conti con gli spettri interiori che si riplasmano in forma ectoplasmatica, una cerimonia degli addii che non ha alcuna intenzione di chiudere col passato. Tutta questa terza trilogia è la quintessenza della nostalgia come trappola che chiude alla possibilità di un futuro nuovo e diverso, il trionfo della malattia infantile del cinema d’autore nella macchina che in apparenza sembrerebbe depotenziare al minimo lo sguardo di un autore.… Read More Recensione: Star Wars: L’ascesa di Skywalker

Recensione: Cena con delitto – Knives Out

Di questo Cena con delitto possiamo dire che si presenta portando in dote tutto ciò che in realtà non è. C’è chi parla della resurrezione del Whodunit e del revival del tipico giallo alla Agatha Christie: ma, attenzione, il giallo è la cosa meno interessante del film. Non fosse altro che, due più due, il colpevole pur senza prove alla mano è chiaro appena appare…… Read More Recensione: Cena con delitto – Knives Out

Recensione: L’inganno perfetto

In realtà, a ben vedere, è lo stesso film a essere un “falso”, diciamo così, “geografico”. Una produzione americana ambientata a Londra che gioca con le marche tipiche di quel non-genere che è il “movie for senior”: eterno ritorno del passato, la seconda guerra mondiale come spartiacque di vite, le strade eleganti, le star anziane. Qui ci sono due pesi massimi come Helen Mirren e Ian McKellen, per la prima volta insieme, che gigioneggiano con impareggiabile classe.… Read More Recensione: L’inganno perfetto

Recensione: Un giorno di pioggia a New York

Specialmente da quando ha trovato la complicità dell’ingombrante Vittorio Storaro, il cinema di Allen ha acuito ancor di più la natura autoriflessiva, portando una carriera sull’inevitabile ma comunque glorioso viale del tramonto (citato, ça va sans dire) verso la compiaciuta “monumentalizzazione” del proprio statuto d’autore: almeno da Midnight, il cinema di Allen è sempre un cinema su Allen e sul cinema stesso, su quello amato da Allen e su quello emanato da quel cinema.… Read More Recensione: Un giorno di pioggia a New York

Recensione: The Report

Oltre a essere una “buona azione”, The Report procede liscio accumulando informazioni, negando tuttavia allo spettatore una parte di investimento emotivo: è un peccato, perché un film del genere ha bisogno di veicolare un coinvolgimento tale da far sentire lo spettatore in una sensazione di scomodità. Come a interrogarlo sulla sua  posizione in materia, mettendo in campo tutti i dati possibili per porci nella condizione non di scegliere da che parte stare ma di capire la gravità della posizione governativa in una faccenda così vergognosa.… Read More Recensione: The Report

Recensione: Le Mans ’66 – La grande sfida

Ford V Ferrari, insomma, ha un cuore che batte seguendo il ritmo dell’epica americana con tutte le sue conseguenze – per chi scrive piuttosto esaltanti benché (o forse soprattutto per questo) sempre sul filo della retorica – essendo la storia vera di come la casa automobilistica d’oltreoceano riuscì a sconfiggere il cavallino rampante in una delle corse più spericolate di sempre. Il tema non è solo incardinato nell’autocelebrazione della forza di volontà americana ma tocca anche altre due sfere.… Read More Recensione: Le Mans ’66 – La grande sfida

Non per soldi… ma per denaro | Billy Wilder (1966)

Per la prima volta insieme, Jack Lemmon (quintessenza del cinema wilderiano) e Walter Matthau (vittima di infarto prima delle riprese, premiato con l’Oscar) impostano uno schema di coppia più scoppiettante che inedito. Si percepisce chiaramente l’impressione che questi corpi così caratterizzati era come se aspettassero da una vita di incontrarsi sul grande schermo: Lemmon così distinto e perbene, common man urbano dal retaggio provinciale, e Matthau, con quella faccia di gomma ora burbera ora buffa, quasi danzante e cartoonesco.… Read More Non per soldi… ma per denaro | Billy Wilder (1966)

Recensione: Le ragazze di Wall Street – Business is business

Nella grande narrazione già decennale della crisi finanziaria, Le ragazze di Wall Street è un tassello tra i più intriganti. Non solo perché costituisce un esaltante incrocio tra l’ascesa criminale di una ragazza del ceto medio-basso travolta dall’estasi tossica dei soldi facili e l’affresco socio-culturale di un mondo raccontato con un palpabile senso della fine.… Read More Recensione: Le ragazze di Wall Street – Business is business

To Rome with Love | Woody Allen (2012)

È la quintessenza del film sbagliato di un grande autore più che quella del film mancato. Brutto, mancato o sbagliato, è comunque l’atto artistico infinitamente più interessante di mille altri. Sotto quel titolo goffo, in buona sostanza perfino bugiardo perché l’amore è mera illusione, Allen allestisce una veglia funebre penetrando nei luoghi comuni della cartolina monumentalizzata anzitutto dal cinema stesso.… Read More To Rome with Love | Woody Allen (2012)

Recensione: The Irishman

Scorsese alza la posta e porta il cinema ai confini del possibile, (re)inventando, per questo film fortemente desiderato, un passato impossibile al fine di produrre qualcosa che ai nostri occhi sembra davvero impressionante. È innegabile che lo stupore maggiore di The Irishman sia la vertigine di vedere gli attori di quarant’anni fa in un film d’oggi, come se fosse un contemporaneo a Il padrino o Toro scatenato ma con i nervosismi, i furori, gli abissi dei mean streets ormai evoluti per le contingenze anagrafiche della vita vera.… Read More Recensione: The Irishman

Festa del Cinema di Roma 2019 | Recensione: Waves

Nella lunga durata di oltre due ore (troppe) che giocano coi formati per lasciar trasparire distensione o soffocamento, aprirsi all’orizzontalità del futuro o chiudere nel presente senza uscita, si affastellano immagini sofisticate e vorticose che tuttavia non sfiorano l’ermetismo per la trasparenza di ciò che mettono in scena.… Read More Festa del Cinema di Roma 2019 | Recensione: Waves

Festa del Cinema di Roma 2019 | Recensione: Honey Boy

Senza reticenze né pudori, con una consapevole tensione liberatoria, Honey Boy è letteralmente il film della vita dell’antidivo maudit: un’autobiografia per immagini ma anche una rinascita. LaBeouf ha scritto la sceneggiatura proprio nell’ambito del programma terapeutico, lasciando la regia all’amica Alma Har’el. E si riesce, così, a trovare un’interessante e a tratti toccante mediazione romanzesca nel ripensare e rimettere in scena l’infanzia dell’autore-attore attraverso lo sguardo altro ma complice della regista.… Read More Festa del Cinema di Roma 2019 | Recensione: Honey Boy

Festa del Cinema di Roma 2019 | Recensione: Judy

La scelta di raccontare il ciclo di concerti del 1969 a Londra, sei mesi prima che la Garland morisse, è indicativa. Mette al centro una donna allo sfascio, fragile e tragica, distrutta dall’alcolismo, da problemi di salute e da un’esistenza piena di sostanze, chiamata a portare in scena la se stessa migliore: la raggiante performer dal repertorio sterminato, la sacerdotessa della religione americana dell’entertainment, Dorothy forever. … Read More Festa del Cinema di Roma 2019 | Recensione: Judy