Recensione: 1917

Con 1917, Mendes rivela tutta la ridondante perizia tecnica di un regista che non avrà mai lo stile di un autore. Sulla scorta (ricattatoria) dei ricordi di guerra del nonno, il film segue la corsa contro il tempo di due caporali inglesi. Devono attraversare le file nemiche per consegnare un dispaccio a un altro battaglione – che ha in forza il fratello di uno dei due soldati: il fratello, sì, il fratello – pronto ad attaccare l’esercito tedesco.… Read More Recensione: 1917

Recensione: Sorry We Missed You

Lunga vita al compagno Ken Loach, che, in direzione ostinata e contraria, continua a raccontare le storie degli ultimi, in un’epoca che sembra aver del tutto dimenticato l’antico manta del nessuno resta indietro. Vecchio ma mai domo, reduce peraltro dall’ennesima campagna elettorale contro i conservatori nell’ultima veste sovranista, Loach torna al cinema dopo il grande successo di Io, Daniel Blake, Palma d’Oro a Cannes tra le più aderenti al sentimento popolare.… Read More Recensione: Sorry We Missed You

Recensione: L’inganno perfetto

In realtà, a ben vedere, è lo stesso film a essere un “falso”, diciamo così, “geografico”. Una produzione americana ambientata a Londra che gioca con le marche tipiche di quel non-genere che è il “movie for senior”: eterno ritorno del passato, la seconda guerra mondiale come spartiacque di vite, le strade eleganti, le star anziane. Qui ci sono due pesi massimi come Helen Mirren e Ian McKellen, per la prima volta insieme, che gigioneggiano con impareggiabile classe.… Read More Recensione: L’inganno perfetto

Festa del Cinema di Roma 2019 | Recensione: Judy

La scelta di raccontare il ciclo di concerti del 1969 a Londra, sei mesi prima che la Garland morisse, è indicativa. Mette al centro una donna allo sfascio, fragile e tragica, distrutta dall’alcolismo, da problemi di salute e da un’esistenza piena di sostanze, chiamata a portare in scena la se stessa migliore: la raggiante performer dal repertorio sterminato, la sacerdotessa della religione americana dell’entertainment, Dorothy forever. … Read More Festa del Cinema di Roma 2019 | Recensione: Judy

Festa del Cinema di Roma 2019 | Recensione: The Aeronauts

Superproduzione da ottanta milioni, The Aeronauts è una piacevole avventura in alta quota che sfida la logica quasi avvicinandosi alle traiettorie narrative dei supereroi, non trasmettendo tuttavia mai davvero il senso dell’avventuroso e la paura che possa finire male. Dove non arrivano l’empatia e la razionalità ci sono però l’adesione al canone del feel good movie e una radicata fiducia nei confronti delle possibilità del grande schermo.… Read More Festa del Cinema di Roma 2019 | Recensione: The Aeronauts

Festa del cinema di Roma 2019 | Recensione: Downton Abbey

Era talmente superfluo che non possiamo non accogliere il film con somma gioia. Strenna pre-natalizia per i fans, anche capace di parlare comunque a un pubblico non del tutto addentro la serialità, a differenza dei tv movie di altre serie, ha la sola pretesa di intrattenere, dare un ultimo saluto alla famiglia Crawley e ai domestici, e non cerca di intrecciare una matassa che di per sé ha avuto sempre la fortuna di non essere complicata e dunque fruibile con piacere e distensione.… Read More Festa del cinema di Roma 2019 | Recensione: Downton Abbey

Recensione: Yesterday

Spigliato dispositivo di nostalgia, resta sul piano della bella idea mal sfruttata come il finale che, sulla carta, dovrebbe infiammare la commozione, mentre funzionano un po’ meglio sia i siparietti domestici nella famiglia d’origine indiana del protagonista sia le traiettorie romantiche della storia d’amore. Tuttavia l’eccentrica e audace operazione si annacqua nello sguardo pretenzioso e vaporoso del bollito Boyle.… Read More Recensione: Yesterday

Recensione: Rocketman

L’unico torto – se proprio vogliamo chiamarlo così – di Rocketman è l’essere arrivato dopo Bohemian Rhapsody. Sconta, così, il fatto di essere il secondo del mazzo, quando, in realtà, l’esplosivo biopic su Elton John non è solo migliore – per compattezza, scrittura, autenticità – di quello edulcorato e moralista su Freddie Mercury, ma è anche un’operazione intelligente per la capacità di aderire anima e corpo ad un genere. Che è il musical.… Read More Recensione: Rocketman

La primavera romana della signora Stone | José Quintero (1961)

Non è un gran film, ma un discreto saggio a buon mercato delle ossessioni di Williams, qui esaltate dalle congiunture metacinematografiche: gli amori disgraziati perché non paritari, le pulsioni sessuali in zona menopausa, la gretta umanità dei maschi, il crepuscolo come unico orizzonte per definire i contorni di una disperazione alcolica e proiettata all’impossibilità di replicare il passato.… Read More La primavera romana della signora Stone | José Quintero (1961)

Recensione: Stanlio & Ollio

Si ragiona sul senso della fine, sul viale del tramonto di due star più grandi del cinema che non li vuole più; e se ultimo spettacolo deve essere, che sia il più possibile un omaggio, un commiato, un congedo a qualcosa di irripetibile, riproposto malinconicamente benché con estremo professionismo sulle tavole di palcoscenici prima di provincia e poi meno pulciosi e con un pubblico sempre più presente affettuoso.… Read More Recensione: Stanlio & Ollio

Il caro estinto | Tony Richardson (1965)

Tratto da un best seller satirico edito nel 1948 da Evelyn Waugh, racconta la comunità degli artisti britannici espatriati a Hollywood. Il primo bersaglio è proprio la Mecca del cinema: inesauribile macchina delle illusioni, cimitero degli elefanti, rifugio estremo di una cricca di falliti che esorcizzano la paura della morte officiando un infinito rito autocelebrativo.… Read More Il caro estinto | Tony Richardson (1965)

Victim | Basil Dearden (1961)

Nello schema di un noir d’alto bordo che risente delle atmosfere del Free Cinema e del suo spirito anarcoide pur in una forma elegante e raffinata, è un audace e temerario caposaldo che non solo rompe un tabù ma fa anche collimare l’avvincente tensione del giallo con l’impianto di un racconto civile che vuole mettere in mostra soprattutto la normalità di coloro ancora considerate pericolosi o perversi trasgressori della morale.… Read More Victim | Basil Dearden (1961)

Road to Oscar – 4/ Il dottor Zivago | David Lean (1965)

L’impianto melodrammatico del film è ciò che lo ha reso un classico, ancor oggi piuttosto commovente: l’amore tra un giovane studente di medicina amante della poesia e una ragazza moscovita conosciuta prima della guerra, raccontato anni dopo ad un generale legato ai due da una ragazza che in cuor nostro sappiamo già chi sia…… Read More Road to Oscar – 4/ Il dottor Zivago | David Lean (1965)

Recensione: Bohemian Rhapsody

Come accade sempre più spesso, il biopic si sta confermando il territorio più importante dove ripensare cosucce come la mitografia, l’iconografia, la religione laica del fandom… Quello che si sta rivelando un grosso (imprevedibile? almeno in questi termini, forse) successo commerciale, è quanto di più classico e perfino anacronistico abbia compiuto il genere negli ultimi anni.… Read More Recensione: Bohemian Rhapsody

Recensione: The Children Act – Il verdetto

Una continua messa alla prova della certezza faticosamente accettata un attimo prima, con un’angosciante corrispondenza tra la gravosità della vicenda del ragazzo – e i suoi silenti contraccolpi pubblici, tenuti fuori campo ma percepibili nonostante la breve durata del processo – e la consapevolezza di un versante privato crepuscolare abitato da un matrimonio stanco e sterile.… Read More Recensione: The Children Act – Il verdetto

Venezia 75 | Recensione: The Ghost of Peter Sellers

Oltre ad esserne il regista, Peter Medak è anche il protagonista del film. Nel 1973, quando era sulla cresta dell’onda dopo il buon successo de La classe dirigente, fu chiamato dalla Columbia a dirigere Ghost in the Noonday Sun, una folle commedia di pirati ambientata a Cipro ed interpretata da Spike Milligan, big della comicità british anche sceneggiatore, e Peter Sellers. … Read More Venezia 75 | Recensione: The Ghost of Peter Sellers

Recensione: Il club del libro e della torta di bucce di patate di Guernsey

Dopo un incipit dalle suggestioni vagamente oniriche, che lascia presagire qualcosa di meno accademico dell’ordinaria trasposizione, con quella porta aperta nel vuoto della catabasi bellica a significare il personale passato doloroso nel quale si riverbera quello collettivo, lo stacco verso la realtà sembra imporre al film un tono fin troppo addomesticato.… Read More Recensione: Il club del libro e della torta di bucce di patate di Guernsey