Recensione: Jojo Rabbit

Gioca a fare il discolo scorretto (Adolf Hitler è l’amico immaginario di un bambino invasato) usando gli strumenti del politicamente corretto, frulla suggestioni estetiche riconducibili al più facile Wes Anderson con buffonerie tra Brooks e il Saturday Night Live, usa i colori opachi di un fumetto rétro per rimarcare il pastiche anacronistico in cui nella Vienna nazista si possono ascoltare i Beatles e David Bowie.… Read More Recensione: Jojo Rabbit

Recensione: L’inganno perfetto

In realtà, a ben vedere, è lo stesso film a essere un “falso”, diciamo così, “geografico”. Una produzione americana ambientata a Londra che gioca con le marche tipiche di quel non-genere che è il “movie for senior”: eterno ritorno del passato, la seconda guerra mondiale come spartiacque di vite, le strade eleganti, le star anziane. Qui ci sono due pesi massimi come Helen Mirren e Ian McKellen, per la prima volta insieme, che gigioneggiano con impareggiabile classe.… Read More Recensione: L’inganno perfetto

Recensione: Dov’è il mio corpo?

Tratto dal romanzo Happy Hand di Guillaume Laurent, racconta la storia di una mano mozzata. Ecco, il dato è già indicativo: come metterla in scena? Il disegno permette di unire la stilizzazione dell’arto e l’evocazione poetica, arrivando attraverso una mediazione artistica dove non arriverebbe un pur efficace effetto speciale con tutto il suo portato di inevitabile effetto collaterale trucido.… Read More Recensione: Dov’è il mio corpo?

Stasera in tv: 7 minuti dopo la mezzanotte di J.A. Bayona su Rai 4 alle 21:10

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7 MINUTI DOPO LA MEZZANOTTE (A MONSTER CALLS, U.S.A.-Spagna-G.B., 2016), di J.A. Boyana, con Lewis MacDougall, Sigourney Waever, Felicity Jones, Liam Nesson, Toby Kebbell. Fantastico. ***½ Il dodicenne Conor ha un incubo ricorrente: sogna di trovarsi nel mezzo di un disastro ambientale e di non riuscire a salvare sua madre.…

Metello | Mauro Bolognini (1970)

Non è un caso che Metello compaia nel 1970, in piena contestazione, anticipando La classe operaia va in Paradiso diventandone, se non il sintomo, quasi il presagio, la prefazione che guarda alle prime lotte tra operai e padroni per intercettare lo spirito contemporaneo. Sceneggiato da Bolognini con Suso Cecchi D’Amico, Luigi Bazzoni e Ugo Pirro, il film abbraccia i primi venticinque-trent’anni di vita del protagonista… Read More Metello | Mauro Bolognini (1970)

Malombra | Mario Soldati (1942)

Malombra rivela il cuore nero non solo dell’incostante produzione di Soldati, ma anche la dimensione più inquietante di un cinema per pigrizia definito illustrativo e che in realtà fingeva di fuggire altrove, lontano dalle richieste della contemporaneità, per parlare non tanto di ciò che stava avvenendo attorno quanto di tutto quel sistema di relazioni, sensazioni, umori che dal gotico arrivano fino all’horror senza mai dimenticare la pulsione erotica e romantica degli amori impossibili.… Read More Malombra | Mario Soldati (1942)

La primavera romana della signora Stone | José Quintero (1961)

Non è un gran film, ma un discreto saggio a buon mercato delle ossessioni di Williams, qui esaltate dalle congiunture metacinematografiche: gli amori disgraziati perché non paritari, le pulsioni sessuali in zona menopausa, la gretta umanità dei maschi, il crepuscolo come unico orizzonte per definire i contorni di una disperazione alcolica e proiettata all’impossibilità di replicare il passato.… Read More La primavera romana della signora Stone | José Quintero (1961)

Il deserto dei tartari | Valerio Zurlini (1976)

Ciò che già affiorava nel capodopera La prima notte di quiete (ma anche l’amore impossibile di Estate violenta e il requiem di Cronaca familiare) trionfa qui in una prospettiva certamente meno melodrammatica e più rarefatta: l’attesa dell’arrivo della mitologica popolazione è un tempo che non esiste, è la morte che seduce Drogo conquistandolo infine, quando il motivo di cotanta attesa sta per presentarsi al cospetto di chi vi ha vissuto in funzione.… Read More Il deserto dei tartari | Valerio Zurlini (1976)

Giovinezza, giovinezza | Franco Rossi (1969)

Canzone tra le più diffuse durante il fascismo, Giovinezza era l’inno della gioventù ammaliata dal Duce che prometteva quella «primavera di bellezza» poi ripresa dai partigiani di Beppe Fenoglio; ma, chiaro, è anche uno stato della vita, che per via dell’incidenza del brano nella cultura popolare ha assunto un carattere del tutto aderente alla visione… Read More Giovinezza, giovinezza | Franco Rossi (1969)

Recensione: Lo spietato

Chiaro che il genere del film accolga cliché e motivi visti milioni di volte dai tempi di Piccolo Cesare e Nemico pubblico, ma è pur che se Lo spietato regge non è solo per la consapevolezza di non poter inventare nulla di nuovo (almeno a questo giro) ma per il divertimento con cui De Maria e i suoi sceneggiatori Federico Gnesini e Valentina Strada lavorano con una materia tanto avventata.… Read More Recensione: Lo spietato

Recensione: La paranza dei bambini

LA PARANZA DEI BAMBINI (Italia, 2019) di Claudio Giovannesi, con Francesco Di Napoli, Ar Tem, Alfredo Turitto, Viviana Aprea, Valentina Vannino, Ciro Vecchino, Ciro Pellecchia, Mattia Piano Del Balzo, Pasquale Marotta, Luca Nacarlo, Carmine Pizzo, Aniello Arena, Renato Carpentieri. Drammatico. **** Ci sembra evidente che il più grande merito di Claudio Giovannesi sia quello di… Read More Recensione: La paranza dei bambini

Cenere e diamanti | Andrzej Wajda (1958)

pubblicato su Cinefilia ritrovata il 25 giugno 2017 Cenere e diamanti è tutto racchiuso nello spazio di una giornata. Inizia in un ambiente agreste lontano dalla città, con due uomini, il giovane Maciek e il più maturo Andrzej, incaricati di uccidere il segretario provinciale comunista, in arrivo su un auto che però ha a bordo due… Read More Cenere e diamanti | Andrzej Wajda (1958)

Recensione: Il ritorno di Mary Poppins

Se intendiamo Saving Mr. Banks il manifesto di un progetto industriale e culturale, allora Il ritorno di Mary Poppins è il risultato più coerente e logico di questa new wave disneyana basata su un particolare equilibrio tra il sequel e il revival, il reboot e il remake. Da una parte, si tratta di un puro sequel, tratto proprio da uno dei libri della serie scritta da P. L. Travers. Dall’altra, è un film (pieno di) madaleine.… Read More Recensione: Il ritorno di Mary Poppins

Recensione: The Children Act – Il verdetto

Una continua messa alla prova della certezza faticosamente accettata un attimo prima, con un’angosciante corrispondenza tra la gravosità della vicenda del ragazzo – e i suoi silenti contraccolpi pubblici, tenuti fuori campo ma percepibili nonostante la breve durata del processo – e la consapevolezza di un versante privato crepuscolare abitato da un matrimonio stanco e sterile.… Read More Recensione: The Children Act – Il verdetto

America 80 – 6 | Chi ha incastrato Roger Rabbit | Robert Zemeckis (1988)

Dovessimo individuare un vero esploratore delle frontiere del corpo nel cinema americano, non avrei dubbi nell’indicare Robert Zemeckis. Nel suo cinema sempre teso verso l’esercizio dello stupore, dove Forrest Gump può interagire con le icone risorte per ripensare la storia già scritta e il viaggio nel tempo dissolve le consistenze corporee (Ritorno al futuro), anche… Read More America 80 – 6 | Chi ha incastrato Roger Rabbit | Robert Zemeckis (1988)

Venezia 75 | Recensione: I fratelli Sister

Come i Coen, anche Jacques Audiard si muove nel terreno del revisionismo, per quanto non nella prospettiva scopertamente postmoderna dei fratelli. Rinegozia il portato mitico del genere con un pubblico disposto ad accettare la messa in discussione dei simboli, dei riti, dei miti di un universo ormai da molti anni oggetto di nostalgico ripensamento con la consapevolezza di non poterne far altro che replicare criticamente i topos.… Read More Venezia 75 | Recensione: I fratelli Sister

Venezia 75 | Recensione: Il gioco delle coppie (Double vies)

Il gioco delle coppie conferma quanto Assayas sia sismografo del perturbante, insinuante ghostbuster, osservatore consapevole e divertito della fin du monde. Che è anche la fin du cinema. Nel disordine di un passaggio epocale disorientante, orchestra una ronde composta da personaggi dei quali conosce ogni cosa, bo-bo (borghesi bohémien) parigini che parlano, straparlano, si amano, si cornificano, mangiano, bevono…… Read More Venezia 75 | Recensione: Il gioco delle coppie (Double vies)