Le vacanze intelligenti | Alberto Sordi (1978)

Si sa, nell’avanspettacolo le comiche finali erano i momenti più attesi e riservati al gran guitto di turno, e anche nel trittico Dove vai in vacanza? il terzo episodio rappresenta il picco dell’intero filmone (153 minuti!), avente per filo conduttore quello delle vacanze. Ed ecco dunque Le vacanze intelligenti che i fruttaroli romani Remo (ovviamente Alberto Sordi, totalizzante) e Augusta Proietti (l’esordiente Anna Longhi: fantastica) sono costretti a fare per volere dei tre figli pseudo-intellettuali che, come dice la corpulenta mamma, «so’ tre scienziati».

Catapultati dalla borgata capitolina nelle cattedrali della cultura alla moda, i due sempliciotti si ritrovano prima tra le tombe etrusche, poi finiscono in un concerto di musica contemporanea a Firenze, in un albergo per dimagrire dove si beve solo acqua, alla Biennale di Venezia. Per vendicarsi dei tre figli, si ingozzano di pappardelle, fagioli e altre leccornie – Augusta viene persino ricoverata in ospedale – finché tornano a casa. A casa?

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Questa goliardica, spassosa, scatenata commedia è forse una delle regie più riuscite di Sordi, raramente efficace dietro la mdp, anche perché ha il suo punto di forza nella breve durata (un’oretta e dieci) in cui condensa le stravaganze e le bizzarrie delle cosiddette vacanze culturali da un punto di vista fieramente e consapevolmente populista. I due fruttaroli ignoranti ma umili, inseriti nei contesti intellettuali, sono i rappresentanti degli italiani medi forse sì più qualunquisti, ma anche più emblematici per un determinato ceto sociale.

L’esilarante storiella regala non pochi momenti di puro e sano divertimento, raggiungendo le vette di massima comicità nella puntata alla Biennale. Tra le opere di arte contemporanea esposte e ferocemente perculate dall’autore, lo smarrimento ingenuo di Remo e Augusta raggiunge lo zenit con lo straordinaria momento in cui lei si accomoda spaparanzata su una sedia posta sotto la palma e viene ammirata dai visitatori come un’opera realistica e sofferta dal valore di diciotto milioni. Capolavoro apodittico: «Non siamo ansiosi, non c’abbiamo conflitti… noi c’avemo solo fame».

LE VACANZE INTELLIGENTI (Italia, 1978) di Alberto Sordi, con Alberto Sordi, Anna Longhi, Evelina Nazzari, Stefania Spugnini, Filippo Ciro. Commedia. ***

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