Il Cinema Ritrovato 2019 – day by day / giorno 7

Venerdì 28 giugno

 

  • Ore 9:00. Uno dei colpi al cuore di questo Cinema Ritrovato è Wait Till the Sun Shines, Nellie, capolavoro sconosciuto o peggio dimenticato di Henry King inedito in Italia e forse tra le proposte più interessanti della retrospettiva dedicata al regista. Il titolo è il verso di una canzone popolare americana, in un certo senso leitmotiv di una storia che ripercorre cinquant’anni di vita a Sevillinois, cittadina scelta da un barbiere come luogo dove vivere (e morire: compra ben presto un loculo!) malgrado sua moglie abbia l’ambizione di trasferirsi nella più vivace Chicago. Melodramma amarissimo per la dolorosa incidenza del destino, fiammeggiante e pudico al contempo, narra l’epica di una comunità attraverso la vicenda privata di una famiglia costituita attorno ad una coppia il cui ménage è raccontato con un’audacia piuttosto inconsueta per i tempi: la quintessenza del racconto americano filtrato dalla nostalgia di un tempo perduto e irripetibile.

 

  • Ore 14:15. Terzo adattamento da Georges Simenon, La ragazza del peccato è l’odierno appuntamento con la rassegna in gloria di Jean Gabin, qui ormai canuto avvocato invaghitosi disperatamente della seducente e giovanissima Brigitte Bardot. Incontro tra due generazioni di divi, l’uno al tramonto e l’altra in ascesa, dentro una storia d’amore (e di sesso) malata e perversa che non può non essere destinata a fine funesta: un drammone diretto da Claude Autant-Lara, sacerdote del cinema di papà, che vale più per ciò che implica la relazione tra realtà e finzione che per l’effettivo svolgimento di una passione fin troppo prevedibile per appassionare o colpire i nostri romantici cuori abituati al dolore dell’inganno.

 

  • Ore 18:30. Dopo un pomeriggio infernale, funestato da un caldo infernale, file impossibili, sale piene di spettatori e irrespirabili, finisco nella Sala Scorsese per una nuova puntata del ciclo sulla Trizonia. È la volta di Der Ruf (La chiamata), che, dopo una serie di film eccentrici alla ricerca di un’identità nazionale, fa i conti con il passato recente e il futuro ipotetico: una parabola sulla dezanificazione tedesca a partire dalle esperienze di personaggi legati in modo negativo o positivo al regime e alle sue conseguenze. Lento e severo, con una trasparenza della messinscena ammirevole per decoro e dignità.

 

  • Ore 21:45. L’evento (felicemente mainstream) più atteso del Cinema Ritrovato di quest’anno è sicuramente il final cut di Apocalypse Now, proiettato come Cristo comanda sul grande schermo di Piazza Maggiore. Introduce Francis Ford Coppola, che dice poche parole ma le indovina tutte. Il film resta quello che è: un capolavoro. Su quello schermo, doppiamente.

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