Hercules | Ron Clements e John Musker (1997)

Prodotto nel decennio dei successi planetari de La bella e la bestiaAladdin e Il Re Leone, Hercules è già un gioco pirotecnico degli ultimi fuochi del Rinascimento disneyano, prima della svolta femminista di Mulan rivolta alla copertura del mercato orientale ma con occhi occidentali. Anche qui c’è il ripensamento di un universo lontano, recuperando un immaginario che lo ricollega al peplum del passato, con quel gusto per la fantasmagoria nel raccontare qualcosa comunque del tutto incomprensibile al cinema americano: la mitologia.

Sia a livello tecnico, con gli allora più che rispettabili livelli ormai raggiunti dalla commistione tra computer graphic e animazione tradizionale e gli echi grafici del disegno di chiara ispirazione greco antica (secondo Gerard Scarfe, glorioso caricaturista chiamato a disegnare i tratti dei personaggi), Hercules si avvale di un reparto scenografico piuttosto azzeccato, denso di intuizioni e stilizzazioni di pregio, in cui si inseriscono personaggi a volte memorabili: il tremendo zio Ade, cattivo tragicomico cui si spegne la fiammella in capo, non si dimentica facilmente (in originale James Woods, da noi Massimo Venturiello) e anche Filottete ha la caratura dell’icona (grazie pure alla voce perfetta di Giancarlo Magalli, che sostituisce Danny DeVito).

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La storia procede come te l’aspetti, dosando con intelligenza momenti comici a frangenti sentimentali e altri d’azione, ma il punto debole è l’inerte protagonista, il cui sviluppo narrativo non rende onore al turbamento di un giovane improvvisamente scopertosi sia eroe popolare sia figlio di Zeus. Tutt’altro discorso per quanto riguarda Megara (voce di Veronica Pivetti), ambigua e romantica come una femme fatale vittima degli eventi.

Da notare anche l’eccentrica e goliardica combriccola degli dei, pura semplificazione americana incrociata con il ricordo di Pollon, ma il colpo di genio è trasformare le Muse (le Dee delle Arti) in un coro che ha il compito di puntellare il musical con un brio irresistibile ispirato a Diana Ross & The Supremes, con il contraltare rappresentato dalle orribili Parche, Passato, Presente e Futuro.

HERCULES (U.S.A., 1997) di Ron Clements, John Musker. Animazione musicale fantastico avventura commedia. ***

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