Alla riscoperta di Lina Wertmüller | Mannaggia alla miseria (2010)

Ormai ottantenne, la Lina Wertmüller della prima decade del secondo millennio fa parte di quella categoria di venerati maestri incapaci di adattarsi al panorama contemporaneo, vuoi per motivi anagrafici vuoi per pigrizia professionale. Pochi registi della sua generazione – quella dei gloriosi esordienti degli anni Sessanta – sono riusciti a ritagliarsi, chi più chi meno, uno spazio: il più giovane Marco Bellocchio, Ermanno Olmi, i fratelli Taviani.… Read More Alla riscoperta di Lina Wertmüller | Mannaggia alla miseria (2010)

Alla riscoperta di Lina Wertmüller | Ferdinando e Carolina (1999)

Lina, ormai in piena monumentalizzazione, ricorre al suo consumato repertorio di marche e cliché per interpretare un’idillica fin du monde destinata alla putrescenza: il fraseggio musicale di un dialogo dal colore dialettale dove la modulazione delle parole conta più del lessico fin troppo “costruito”; una galleria di corpi e facce ai limiti della caricatura (gli austriaci parlano come i tedeschi di Paolo Villaggio…); le urla schiamazzanti che dovrebbero esaltare la vitalità sgorgante dalle viscere di un popolo che vive tutto teatralmente.… Read More Alla riscoperta di Lina Wertmüller | Ferdinando e Carolina (1999)

Alla riscoperta di Lina Wertmüller | Francesca e Nunziata (2001)

Se la suggestione musicale del pur rutilante Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti sosteneva la credibilità di un film sospeso tra orrore e folklore e Io speriamo che me la cavo si abbandonava alla sagra del buonismo e dei luoghi comuni, il pur puteolano Sabato, domenica e lunedì resta ottimo adattamento di Eduardo la cui eco si sente nel fascino evocativo e maliardo di Francesca e Nunziata, trasposizione televisiva del romanzo di Maria Orsini Natale.… Read More Alla riscoperta di Lina Wertmüller | Francesca e Nunziata (2001)

Alla riscoperta di Lina Wertmüller | Ninfa plebea (1996)

Forse ci si aspettava da Lina un maggiore controllo dell’incandescente storia. Sullo sfondo della Seconda guerra mondiale, in un immaginario paese della provincia napoletana, seguiamo una ragazzina, segnata dalla voracità erotica della madre, nel suo terribile percorso di formazione sessuale fatto di abusi da parte di uomini più grandi. Il mito della purezza, l’incidenza della mentalità cattolica, la bestialità del popolo, il folklore strapaesano, la morte sempre tragicamente esposta…… Read More Alla riscoperta di Lina Wertmüller | Ninfa plebea (1996)

Alla riscoperta di Lina Wertmüller | Sabato, domenica e lunedì (1990)

Nato come doppio appuntamento televisivo, ridotto in un’edizione cinematografica che taglia più di un’ora dalle tre originali, è il film più lieto e riuscito di Lina dai tempi degli exploit con Mariangela Melato e Giancarlo Giannini. La sceneggiatura scritta con Raffaele La Capria sposta l’azione dal dopoguerra agli anni del fascismo: uno slittamento spericolato perché il cuore della storia è il matrimonio e il divorzio, temi decisivi per gli anni attorno al miracolo economico e perciò scelti da Eduardo per una delle sue cantate dei giorni dispari.… Read More Alla riscoperta di Lina Wertmüller | Sabato, domenica e lunedì (1990)

Alla riscoperta di Lina Wertmüller | Notte d’estate con profilo greco, occhi a mandorla e odore di basilico (1986)

Mai come qui, Lina si dichiara prigioniera del suo stesso cinema e dell’idea che in particolare gli americani hanno della sua prospettiva d’autrice. Notte d’estate ha i colori, le suggestioni, i calori di Travolti, ne è una versione meno melodrammatica e più goliardica. Con battute del tipo «Sono di razza padrona, non do’ confidenza al personale», Lina propone quasi un’autoparodia involontaria di se stessa.… Read More Alla riscoperta di Lina Wertmüller | Notte d’estate con profilo greco, occhi a mandorla e odore di basilico (1986)

Alla riscoperta di Lina Wertmüller | Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova (1978)

Fatto di sangue… è solo la versione “stringata” di Un fatto di sangue nel comune di Siculiana fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici. Amore-Morte-Shimmy. Lugano belle. Tarantelle. Tarallucci e vino. Titoli internazionali: Blood Feud o Revenge. La sintesi americana contro il barocco italiano. Il titolo più lungo di sempre, inserito nel Guinness dei primati: soddisfazioni francamente di seconda categoria. La sola cosa che si può dire di fronte Grande è la confusione sotto il cielo.… Read More Alla riscoperta di Lina Wertmüller | Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova (1978)

Alla riscoperta di Lina Wertmüller | La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia (1978)

Il Lina’s Touch pare essere formula buona per tutte le latitudini, a partire da un titolo chilometrico che mette insieme la suggestione apocalittica e le tempeste ormonali, la pioggia e la notte. Il feticcio di Giancarlo Giannini, reduce anche lui dalla consacrazione degli Oscar, ma non quello di Mariangela Melato, a cui viene preferita la più glamour Candice Bergen, più appetibile per il pubblico americano e, molto semplicemente, adatta al ruolo.… Read More Alla riscoperta di Lina Wertmüller | La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia (1978)

Alla riscoperta di Lina Wertmüller | Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto (1974)

Mariangela Melato è l’ormai mitica “bottana industriale”, petulante e reazionaria signora milanese che sulla barca in mezzo al mare condanna la civiltà dei consumi e disprezza i marinai. Giancarlo Giannini è il marinaio col pugno chiuso, rappresentante di un meridione sfruttato e desideroso di vendetta. Quando, durante una gita in gommone, i due si perdono, i ruoli si ribaltano: il servo schiavizza la padrona, che, sottomessa, si innamora dell’uomo che la maltratta.… Read More Alla riscoperta di Lina Wertmüller | Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto (1974)

Alla riscoperta di Lina Wertmüller | Tutto a posto e niente in ordine (1974)

Incastonato nel poker di successi internazionali per cui è tuttora famosa la sua regista, Tutto a posto e niente in ordine sembra un po’ schiacciato nella rutilante filmografia di Lina Wertmüller in quel decennio di gloria. In realtà si tratta forse del suo film più schietto, che per quanto risponda al calcolo sgamato cerca di esplorare strade adatte allo sguardo dell’autrice e al contempo in linea con un certo sentire del cinema italiano di quegli anni.… Read More Alla riscoperta di Lina Wertmüller | Tutto a posto e niente in ordine (1974)

Alla riscoperta di Lina Wertmüller | Film d’amore e d’anarchia (1973)

In parallelo alla nuova onda di cinema antifascista sui martiri del regime (Il delitto Matteotti, La villeggiatura e prima ancora Giovinezza, giovinezza e Il giardino dei Finzi Contini), è in un certo senso anticamera di Pasqualino Settebellezze, in qualche modo una sorta di preambolo. Non tanto per il personaggio maschile, sempre interpretato da un Giancarlo Giannini all’apice dell’istrionismo (complice il trucco di Michele Trimarchi che lo rende biondastro e lentigginoso), quanto per l’idea di interpretare il Paese attraverso l’esperienza fascista.… Read More Alla riscoperta di Lina Wertmüller | Film d’amore e d’anarchia (1973)

Alla riscoperta di Lina Wertmüller | Il mio corpo per un poker (1968)

Molto più giusto il titolo internazionale: The Belle Starr Story, che sottolinea quella dimensione romanzesca e memorialistica che, ad un certo punto, decide di prendere questo anomalo western all’italiana, l’unico diretto da una donna. Chiamata a sostituire Piero Cristofani, Lina Wertmüller preferì, come i suoi colleghi maschi, nascondersi dietro due pseudonimi: Nathan Wich alla regia, George Brown (lo stesso usato per Rita la zanzara) per la sceneggiatura.… Read More Alla riscoperta di Lina Wertmüller | Il mio corpo per un poker (1968)

Due o tre cose sull’Oscar a Lina Wertmüller

Ora, siamo tutti contenti per l’Oscar alla carriera a Lina Wertmüller, annunciato insieme agli omologhi riconoscimenti conferiti a David Lynch e all’attore nativo americano Wes Studi e, inoltre, al premio umanitario Jean Hersholt assegnato a Geena Davis. Siamo contenti per patriottismo, perché d’accordo nemo profeta in patria ma, insomma, nessuno in Italia ha mai davvero… Read More Due o tre cose sull’Oscar a Lina Wertmüller

Io speriamo che me la cavo | Lina Wertmuller (1992)

Maestro genovese viene spedito, per un errore, in un paesino vicino Napoli. Tratto dal best seller del maestro Marcello D’Orta, è un libero adattamento ruffiano e dolciastro, diretto da Lina Wertmuller in difensiva che rinuncia alle isterie tipiche della sua degenerazione registica (dalla metà degli anni ottanta in poi) ma non alla sequela di stereotipi e luoghi comuni della… Read More Io speriamo che me la cavo | Lina Wertmuller (1992)

Una bella distrazione: Raffaele La Capria, scrittore per il cinema

Occorre ribadirlo: Raffaele La Capria è uno dei più grandi scrittori del Novecento. Non è questa la sede per argomentare; il lettore meno avveduto vada in libreria o in biblioteca e prenda, senza timori né perplessità, una copia di Ferito a morte (1961), un romanzo fondamentale nella letteratura italiana dell’ultimo secolo. Il romanzo della Grande… Read More Una bella distrazione: Raffaele La Capria, scrittore per il cinema

12° Biografilm Festival | Recensione: Così parlò De Crescenzo

COSÌ PARLÒ DE CRESCENZO (Italia, 2016) di Antonio Napoli e Serena Corvaglia, con Luciano De Crescenzo. Documentario. ** Ingegnere della IBM che si dimise con una lettera epica (all’incirca: «cara IBM, tra noi è finita, non abbiamo più niente da dirci»), scrittore tradotto in mezzo mondo e curiosamente amatissimo in Germania, divulgatore appassionato e accusato… Read More 12° Biografilm Festival | Recensione: Così parlò De Crescenzo

Metalmeccanico e parrucchiera in turbine di sesso e politica | Lina Wertmuller (1996)

Lina Wertmuller ha condotto una curiosa carriera. A costo di ricevere accuse di sessismo, resto convinto del fatto che la sua importanza nel cinema italiano sia da accreditarsi al suo essere donna, data l’inconsueta presenza femminile nostrana dietro le macchine da presa. Al suo attivo ha una serie di film vivaci quanto grevi, grotteschi e… Read More Metalmeccanico e parrucchiera in turbine di sesso e politica | Lina Wertmuller (1996)